Da sinistra Filippo Consorti, Gabriele Micarelli e Fabio Prosperi
Alcuni degli associati
di Federica Nardi
“L’associazione è nata, chi vuole entrare e partecipare è il benvenuto, non vogliamo lasciare fuori nessuno”. Così Gabriele Micarelli, titolare del Verde Caffè e presidente della neo associazione Mc food & drinks (letteralmente del bere e del mangiare) che come da nome aspira a unire sotto un unico ombrello tutti i commercianti della ristorazione del centro storico di Macerata. Per adesso sono circa 25 i gestori di locali che hanno aderito, 17 i fondatori. A unirli il desiderio “di portare avanti interessi e problematiche comuni – spiega Micarelli -. Come quello dei fornitori che con le nuove regole d’accesso al centro hanno difficoltà a scaricare o quello di fare rete durante gli eventi importanti per la città in modo che ci sia un ritorno economico per tutti”. Soprattutto con la stagione lirica alle porte, “dobbiamo pensare a un modo di accogliere il turista e di fargli respirare l’opera per tutti i giorni di permanenza”. L’associazione si rivolge ad attività rigorosamente dentro le mura: “fuori ci sono problematiche differenti, i bar sono di quartiere e si appoggiano anche ai condomini vicini – dice Micarelli – mentre in centro abbiamo poca residenzialità e una clientela diversa. Prima di tutto vogliamo far capire che non siamo solo quelli che organizzano feste alle 3 di notte portando scompenso alla città. In quest’ottica potremmo cercare di anticipare l’orario degli aperitivi e pensare a orari più adatti per le famiglie. Anche se i giovedì universitari dovrebbero rimanere, compresa la disponibilità degli abitanti del centro a sopportarne gli inconvenienti”. L’importante è “far capire che la città non è blindata. I locali sono gli stessi di tre anni fa quando era sempre piena dopo cena. Ora si parcheggia semplicemente da un’altra parte”. Poche polemiche sulle modifiche alla viabilità, di più su alcune scelte che valorizzerebbero solo alcuni luoghi del centro sfavorendo gli altri: “Siamo tutti uguali in centro – dice Micarelli – non si possono organizzare gli eventi sempre negli stessi posti”. Anche se un eventuale crollo dei guadagni in centro è ancora tutto da quantificare e sono tante le cause che si sono sommate in questi mesi. “Il terremoto, il caldo, la pedonalizzazione, è difficile capire a oggi perché meno persone vengono in centro”, dice Filippo Consorti del bar Firenze. Gli fa eco Aldo Zeppilli del Centrale: “Dobbiamo trasmettere positività. Essere maturi e informare più che criticare. Bisogna pensare al commercio a 360 gradi, quindi anche ai negozi. Se le persone non vengono per lo shopping il centro si svuota”. Tante le idee e le intenzioni, compresa quella di un temporary shop di marca per riportare vitalità in via Garibaldi nei locali dell’ex Oviesse. Tutte in attesa di un confronto con il Comune e con le altre realtà del centro cittadino. L’iscrizione all’associazione può essere chiesta a uno degli aderenti al costo simbolico annuale di 30 euro. Per informazioni mcfood.drink@gmail.com
Baristi e ristoratori del centro si uniscono: “Riporteremo la vivibilità”
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