Sisma, Pasqui alla Regione:
“Inaccettabile ritardo
per le messe in sicurezza”

CAMERINO - Il sindaco denuncia la "doppia velocità", tra i lavori del Comune e quelli della Regione che non avrebbe rispettato la tempistica dettata dalla Protezione civile. Tra gli ultimi interventi affidati quello della chiesa delle Mosse, compresa però nell'ordinanza di Errani per una rapida riparazione dei danni

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Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino

 

Un mese per sapere dalla Regione se il comune di Camerino può affidare lavori di messa in sicurezza per importi sopra i 40 mila euro, rispetto ai tre giorni previsti dalle norme. Troppo tempo, secondo il sindaco Gianluca Pasqui che ha deciso di scrivere all’ente.Per le opere di messa in sicurezza degli edifici danneggiati dal sisma stiamo procedendo a due velocità: si va avanti a buon ritmo con i lavori che prevedono una spesa inferiore ai 40mila euro, mentre procediamo molto più lentamente per quelli di importo superiore, che richiedono l’approvazione della Regione”, scrive il primo cittadino. “Per quanto riguarda la zona rossa, il Comune ha sottoposto alla Regione 44 interventi, mentre sono 14 i progetti che riguardano la periferia o le frazioni. Almeno 15 di queste pratiche sono ferme da 22 giorni, di alcune si sono letteralmente perse notizie, mentre, per le altre, la Regione ha inoltrato richiesta di integrazioni anche dopo un mese dalla trasmissione dei progetti. In linea di massima il tempo medio di attesa per le autorizzazioni da parte della Regione è di 30 giorni, 27 in più di quelli indicati dalla circolare del dipartimento della Protezione civile n. 72035 del 22/12/2016 che chiede alle Regioni di esprimersi entro 3 giorni dalla trasmissione dei progetti”, prosegue la nota.

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Interventi dei vigili del fuoco a San Venanzio

Capisco e capiamo che tre giorni sono veramente pochi, ma trenta sono inaccettabili e si chiede, pertanto, che gli uffici di competenza provvedano al più presto a consentirci di ristabilire una andatura dignitosa”, afferma Pasqui che indica due esempi concreti, in via Roma e via Morrotto. In via Roma il sindaco rileva che i tre inverventi sotto i 40 mila euro, con affidamento diretto da parte del Comune sono già stati ultimati, mentre quelli inoltrati alla Regione per l’approvazione il 21 aprile scorso, hanno ricevuto una richiesta di integrare i documenti il 29 maggio scorso. Per via Morrotto sono previsti 24 interventi di puntellamento e messa in sicurezza sotto 40 mila euro, di questi sei sono appaltati, cinque terminati ed uno in fase di realizzazione, mentre i tre di importo superiori trasmessi alla Regione il 6 giugno non sono stati autorizzati. Pasqui chiede alla Regione di fare presto: “Uno stallo ormai inaccettabile per il nostro Comune che, in data 22 giugno, ha sollecitato la Regione con nota scritta a firma dell’ufficio tecnico, soprattutto alla luce del fatto che dei 143 interventi previsti per la zona rossa, 69 prevedono una spesa superiore ai 40mila euro e dovrà essere quindi vagliato dalla Regione. Abbiamo portato pazienza e cercato di capire la situazione, ma oggi stiamo realmente superando il limite: o la Regione rispetta i tempi previsti dalla circolare del commissario, oppure ci convincano che ad Ancona tre giorni non sono fatti di sole 72 ore”. Tra gli ultimi interventi di messa in sicurezza su cui si sta muovendo il Comune ci sono quelli di due chiese, con determine dell’ufficio tecnico firmate il 9 giugno. Nella prima è stato affidato l’incarico per la progettazione e direzione dei lavori di messa in sicurezza della cattedrale di San Venanzio, nella seconda si parla della chiesa di Santa Maria delle Grazie alle Mosse, che però è l’unica chiesa di Camerino, inserita nell’elenco delle chiese di recente emanato da Errani, per procedere alla riparazione rapida di danni sotto i 300mila euro. Per questa chiesa il gruppo tecnico di supporto lo scorso gennaio ha rilevato problemi di incolumità per chi transita sulla pubblica via, disponendo la messa in sicurezza, ma nel frattempo è arrivata anche la seconda ordinanza Errani che permetterà di riparare i danni e far diventare questo edificio, l’unica chiesa agibile della città di Camerino, ma sui cui probabilmente si spenderà prima per metterla in sicurezza, poi per i lavori.



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