Da Amandola a Visso,
40 chilometri a piedi per gridare
“qui il turismo non è morto”

SIBILLINI - Con l'arrivo simbolico nella zona rossa del Comune maceratese si è chiusa l'esperienza social partita mercoledì mattina. FOTO/VIDEO

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Il santuario di Macereto

 

di Andrea Braconi

Non poteva esserci un finale diverso per l’ultima tappa di #instatrekkingsibillini2. Grazie alla collaborazione del sindaco Giuliano Pazzaglini, i cinque blogger e instagramer partiti da Amandola mercoledì scorso hanno infatti attraversato il centro storico di Visso, dichiarato zona rossa dalle scosse di ottobre.

“Camminare tra questi vicoli che avevamo visto intatti durante l’esperienza di #ripartidaiSibillini nella metà di ottobre – commenta l’ideatore Luca Tombesi – ci ha tolto il respiro. Più che la fatica di un’ultima tappa di 22 chilometri, con un dislivello di oltre 1.500 metri, è stato vedere quelle profonde ferite al patrimonio storico e architettonico della città che ha spento per alcuni minuti i nostri sorrisi. Ma subito dopo siamo riusciti a realizzare che, ancora una volta, qualcosa di bello siamo riusciti a portarlo in questa zona: il nostro entusiasmo, la voglia di stimolare le persone a salire verso quelle cime e quei rifugi che, nonostante le polemiche assurde che continuiamo a leggere soprattutto in rete, sono perfettamente fruibili”.

Tombesi, insieme ad un gruppo sempre più numeroso di persone, non ha mai smesso di organizzare gratuitamente iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e anche le istituzioni.

“In questi mesi ognuno di noi, con le proprie competenze, chi blogger, chi giornalista, chi fotografo, ha denunciato gli errori nella fase post sisma, dai più piccoli ai più gravi. Ma il messaggio che abbiamo sempre far voluto passare è quello delle persone che resistono e che qui il turismo è ancora vivo. Certo, c’è tantissimo da fare, tantissimo da ricostruire, ma per chi ama questi luoghi o vuole avvicinarsi per la prima volta, dall’esperto di trekking alla famiglia in cerca di magie, c’è una sola frase che sentiamo di poter dire: i Sibillini sono aperti, venite e vi innamorerete anche voi”.

Tante le foto pubblicate in queste tre giorni di camminate, tutte rintracciabili attraverso l’hashtag #instatrekkingsibillini2, e tanti i ringraziamenti da fare. “Prezioso si è rivelato il contributo dei sindaci di Amandola e di Visso, così come la fantastica accoglienza di Edgardo Giacomozzi, gestore del Rifugio di Garulla, e di Andrea Salvatori, gestore del Rifugio del Fargno. E poi Marco Scolastici per averci offerta la sua ricotta fresca, così come Patrizia Vita di Ussita, sempre vicina e preziosa. Un grazie va anche a chi ha creduto in noi e persino a chi ha dubitato. Siamo certi che attraverso le nostre foto, attraverso questi racconti ogni marchigiano e non solo riesca a comprendere pienamente il senso delle nostre scelte”.

 

 

 

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