Ballottaggio, battute finali:
botta e risposta sulle mancate riscossioni
Ghio: “difendiamo Civitanova dai barbari”

VERSO IL VOTO - Il leader delle civiche di centro sinistra accusa gli avversari di averlo contattato per offrirgli poltrone, senza alcuna proposta programmatica. Ciarapica accusa l'amministrazione uscente di non aver preteso 513mila euro di Tarsu dall'ospedale. La difesa di Silenzi: "Il mancato pagamento è relativo al periodo dal 2006 al 2012, anni in cui non eravamo al governo"

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confronto-candidati-anpi-stefano-ghio-civitanova-alta-4-325x217di Laura Boccanera

«E’ ora di difendere Civitanova dall’assalto dei barbari. La destra, al ballottaggio, prima offre le poltrone al sottoscritto senza accennare ad alcuna proposta di accordo programmatica poi se la prende se l’accordo programmatico lo faccio con il centrosinistra». Stefano Ghio sferra l’ultimo attacco al centrodestra e si difende dalle accuse di incoerenza: «Ciarapica il giorno dopo del risultato del primo turno delle elezioni amministrative fa l’accordo con Morresi offrendogli la presidenza del Consiglio Comunale, qualche giorno dopo fa l’accordo con Papiri offrendogli una improbabile consulenza sul bilancio, tutto un “do ut des” senza alcun contenuto politico, questo sono Ciarapica, Troiani, Brini, Mobili dispensatori di assessorati, incarichi e cotillons, ai cui si aggiunge Costamagna. Civitanova deve essere liberata da soggetti che pensano che tutto abbia un prezzo, la destra deve essere sconfitta per il bene di tutti, perchè non pensa ai cittadini, ma alla conquista del potere. Con Corvatta e la sua coalizione si è raggiunto un accordo politico amministrativo sul rinnovamento, sulla valorizzazione dei rapporti con i cittadini e gli organismi intermedi, sulla sicurezza, sullo sviluppo del centro e del suo commercio, sullo sviluppo turistico, sulla cultura e lo sport, sulla valorizzazione delle periferie. Tutti obiettivi che non erano stati raggiunti nei cinque anni di governo trascorsi e che oggi c’è la determinazione di raggiungere. Abbiamo contaminato seriamente la coalizione di centrosinistra nel rispetto di quanto abbiamo detto e sostenuto in campagna elettorale. Questo fa male agli opportunisti, ai fomentatori di odio, a coloro che pensano di andare a comandare e no a governare». Ghio rimarca la differenza fra i due schieramenti: «c’è chi ragiona sulle cose da fare e chi ragiona delle poltrone, e questo spero sia l’argomento che convinca Civitanova a partecipare al voto di domenica. A tutti gli uomini e le donne libere di questa città, quelli che ci hanno votato o che si sono astenuti dal votare chiedo di combattere la volgarità e la prepotenza e di favorire quel cambiamento che passa attraverso la qualità, il merito, la trasparenza e la partecipazione. È l’ora di difendere Civitanova dall’assalto dei barbari».

Francesco-Acquaroli-Morrovalle_Foto-LBCorvatta incassa poi anche il sostegno del consigliere provinciale Francesco Acquaroli, ex sindaco di Morrovalle: «socialista da sempre, ho aderito al progetto politico di Giuliano Pisapia Campo Progressista- dice – e il risultato di Civitanova Marche è fondamentale per la crescita di questo progetto nella nostra Provincia. Ma al di là della questione politica, chiunque in buona fede non può non prendere atto che negli ultimi 5 anni Civitanova Marche ha fatto un grande salto di qualità, divenendo un vero punto di riferimento di tutta la provincia. Questo è avvenuto grazie alla intensa e proficua attività amministrativa dell’amministrazione Corvatta». 

forza-italia-civitanova«A Corvatta e alla sinistra comincia a mancare la terra sotto i piedi e in loro soccorso si muovono non i civitanovesi, cui spetta il giudizio, ma personaggi che con Civitanova hanno poco a che fare ed anzi, a giudicare da certe dichiarazioni, conoscono ben poco di come la città sia stata governata in questi cinque anni».  Così la coalizione di centrodestra nel loro ultimo comunicato prima del silenzio elettorale nel quale ribattono agli endorsment di Luciano Vita e di Francesco Acquaroli: «Un’ intromissione inopportuna – si legge –  Sono i civitanovesi  a scegliere il sindaco che ritengono migliore, e i civitanovesi non hanno bisogno dei consigli di Vita e Acquaroli.  La vicinanza ideologica non basta a giustificare quello che per noi è stato un quinquennio di totale fallimento e che solo i cittadini son chiamati liberamente a giudicare con il loro voto». Ce n’è poi anche per Ghio: «Una politica subdola che sa di vecchio e di stantio. Il tutto per che cosa? Un pianto di lenticchie. Non è infatti pensabile che all’ improvviso Ghio abbia riscoperto la grande ars politica di un Corvatta contro cui ha costruito la sua candidatura, e in braccio al quale ora si getti senza quella trasparenza che tutti si attendevano da chi proiettava in città l’ immagine di persona ispirata da voglia di novità e spirito di servizio».

coalizione-ciarapica-civitanova-5-267x400Parla di ospedale nell’ultimo intervento il candidato Fabrizio Ciarapica ricordando i 513 mila euro di mancate riscossioni della Tarsu da parte del comune: «Tutti  sanno che questo danno è dipeso da ragioni politiche ed elettoralistiche. Si prende atto, con sorpresa e preoccupazione, che né il Sindaco né il Vice Sindaco si siano premurati di fornire una minima risposta, quantomeno per rispondere alla responsabilità politica che hanno assunto nell’anno 2012 verso i propri elettorati, quelli che normalmente pagano la bolletta della tassa rifiuti. Ma l’abbuono all’ospedale non finisce qui: lungo i corridoi si parla di ringraziare Corvatta anche per il mancato pagamento delle bollette ordinarie della Tarsu per il periodo 2013-2017 per il modico importo di altri 250 mila euro, che, non essendo state pagate, dovranno essere recuperate coattivamente e diventeranno somme ben più alte e ben più difficili da riscuotere. Ma il pasticcio non finisce qui: il quadro si completa con il comportamento del Vice Sindaco Silenzi che a fronte della mancata riscossione della tassa rifiuti a carico dell’ospedale, continua, come assessore preposto, a pagare al Cosmari il costo del trasporto e smaltimento dei rifiuti prodotti proprio dall’ospedale».
Immediata la risposta di Silenzi: «Ciarapica come ultima questione insiste sui 513 mila euro di mancata riscossione Tarsu dall’ospedale di Civitanova. E’ bene ricordare che questo mancato pagamento è relativo alla tassa rifiuti per il periodo dal 2006 al 2012, gli anni in cui governava Ciarapica e in cui l’ospedale non ha pagato un euro. Ora, l’ingiunzione di pagamento è un atto che doveva essere fatto dalla Civita.s, nella sua autonomia e responsabilità. E’ stato notificato nel mese di aprile 2017 e rispetto a questo c’è un ricorso dell’Asur Marche alla Commissione Tributaria provinciale. E’ chiaro che bisognerà resistere al ricorso ed è altrettanto chiaro che le eventuali responsabilità sono tutte in capo alla società che doveva fare un atto tecnico, e sul quale tirare in ballo il sottoscritto è semplicemente ridicolo. Per cui, nessuno sconto alla Asur e se il Comune deve rivendicare somme lo farà in tutte le sedi. Ciarapica, oggi informatissimo sulla questione, poteva svegliarsi prima. Dal 2006 al 2012, ha avuto sei anni per poter far pagare il dovuto alla Asur. Per quanto riguarda il periodo dal 2012 ad oggi, stia tranquillo Ciarapica che metteremo in campo tutti gli strumenti, come abbiamo sempre fatto nei confronti di chiunque, necessari per recuperare i mancati versamenti».

Infine riconsegnato firmato agli imprenditori della zona industriale il documento sulla sicurezza inoltrato ai candidati da alcuni imprenditori (tra loro anche candidati del centrodestra). Ciarapica ha accettato integralmente tutte le proposte. Corvatta ha condiviso in parte le proposte inoltrate e  ha introdotto alcune rettifiche ed integrazioni.



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