di Laura Boccanera
Citanò alla droga amplia la focale di attenzione e prevenzione e diventa Citanò alle dipendenze. Torna dal 12 al 16 luglio l’appuntamento con il progetto promosso da Sentinelle del mattino, associazione Veder crescere con il dialogo, team Stammibene e in collaborazione con Ema Pesciolino rosso per la prevenzione ed educazione verso tutte le dipendenze. Dopo l’avvio della data zero lo scorso anno il programma è stato portato avanti e sulla base delle linee guida dell’Oms aggiornato con i nuovi criteri di prevenzione. Non solo dunque storie e testimonianze, ma cultura attiva della psicologia positiva, con attenzione alle emozioni, alla comunicazione e all’intelligenza emotiva dei ragazzi. Citanò alle dipendenze rappresenta un percorso per tutti, genitori, educatori, famiglie e ragazzi per comprendere come spesso droga e dipendenze siano aspetti legati alla nostra vita quotidiana. Questa mattina al Caffè Maretto la presentazione dell’evento con i promotori Andrea Foglia, Giorgio Barbatelli, Paolo Nanni, Laura Baiocco e con tutti coloro che l’hanno promossa come sponsor tra cui Atac, Bcc e anche la palestra Exe di Fabrizio Sagripanti. Le iniziative si svolgeranno per la maggior parte in piazza Conchiglia e attraverso arte, musica, incontri veicoleranno i messaggi positivi portatori dei valori che le associazioni promuovono. Si parte mercoledì 12 luglio: alle 21,15 il thinking corner per riflettere sul tema del giorno e poi il team di Stammi bene che alternerà le attività di prevenzione del dipartimento a quiz per la valutazione dell’intelligenza emotiva. Alle 21,30 inizia lo spettacolo con Sub-Limen Patchworl, l’arte di divertire con il corpo di Mauro D’Angelo, Mattia Camilli e Piero Massimo Macchini, un connubio tra danza, sketches esilaranti e momenti poetici. Alle 22,30 la musica con Serena Abrami. Giovedì 13 luglio si discute del rapporto tra genitori e figli con “Diario di un genitore imperfetto”. Luca Pagliari dialoga con Gianpietro Ghedini portando l’esperienza di un padre che ha perso un figlio per droga. «C’è stato quest’anno un cambio di prospettiva – ha spiegato Paolo Nanni – non basta infatti fare prevenzione solo con le testimonianze dirette o informando sui rischi dell’uso delle sostanze. Tutti noi stiamo diventando più nevrotici e dipendenti da qualcosa, tutti siamo a rischio di atteggiamenti ossessivi. L’Oms ci dice che va bene informare, ma per fare prevenzione attiva serve stimolare le life skills di ciascuno, l’empatia, la capacità di ascolto, di comunicazione, sono queste le caratteristiche che permettono la crescita». Il programma prosegue nel week end e si affaccia in spiaggia allo chalet Galliano con le incursioni di Giampietro Ghidini e don Roberto Berruti alle 17 e alle 21,15. Alle 21,30 “Halack Winik, the authentic people” un documentario suggestivo su di uno degli ultimi villaggi Maya consentirà una riflessione sulla felicità e sulle differenze della società. Sabato 15 luglio si parla di come i social network e la realtà virtuale, oltre spesso essere un pericolo rappresentano anche un’opportunità. E’ il caso di Generazione 6.5, la storia di Alessandra Antonini che dopo aver perso tutto per il terremoto ed essere rimasta solo con uno smartphone e un tablet ha fatto ripartire da lì la propria vita. Il format si sviluppa sull’interazione tra la proiezione del docufilm (suddivisibile in più parti) e le riflessioni di Luca Pagliari, autore del video e del progetto. Il virtuale è stato propedeutico alla costruzione di rapporti reali, di azioni concrete, di grande solidarietà e di conoscenza tra individui. La chiusura domenica sera con una serata in musica. Dal 7 al 16 luglio inoltre per la città saranno installate 7 maxi illustrazioni che rappresentano ognuna un rischio concreto di un social network, dalla violazione della privacy all’ingiuria con Artwalking, una passeggiata nell’era dei social.
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