Il sindaco di Sefro Giancarlo Temperilli
di Ugo Bellesi
Le due giornate che Sefro, comune terremotato nel cuore dei Sibillini, ha dedicato alla manifestazione “La trota e il Verdicchio” sono state caratterizzate da grande affluenza di pubblico ma anche dal sole. L’evento si è aperto con la premiazione dei vincitori della gara disputata tra cinque ottimi chef delle Marche sulla preparazione di primi piatti con sugo alla trota. La proclamazione è stata fatta dal caporedattore del Tg5 Gioacchino Bonsignore, curatore della rubrica “Gusto”. Il primo premio è stato vinto da Ilenia Rossi e Davide Pazzaglia del ristorante “Alla lanterna”di Fano con il piatto “Tagliatelle al fumè di trota”. Al secondo posto Emanuele Senzacqua chef del ristorante “Officina del sole” di Montegiorgio con il piatto “Tagliatelle di Camerino con salsa di trota alle verdure e fave” che ha preceduto Marco Vegliò del ristorante “Il galeone” di Fano piazzatosi al terzo posto con la ricetta “Tagliatelline al sugo di trota con patate e asparagi”. Punteggi elevati hanno avuto anche lo chef Luca Compagnucci di Macerata con la ricetta “Tagliatelle di Camerino su vellutata di fave con trota salmonata sfumata al Verdicchio di Matelica e guanciale croccante” e lo chef Reald Prifti del ristorante “Cobà di Porto S,Giorgio con la ricetta “Tagliatelline su fondo di San Pietro, rombo, tartare di trota, Verdicchio, cialda croccante di gamberi e fegato d’oca”.
La gara si era svolta a Cingoli nell’Istituto professionale alberghiero “Varnelli” che ha messo a disposizione le cucine con la supervisione del professor Marcello Stefano. La giuria era composta dal sindaco di Sefro, Giancarlo Temperilli, da giornalisti, accademici della cucina, sommelier e docenti dell’Università di Camerino.
Al termine della premiazione si è aperto il convegno nel corso del quale il sindaco Temperilli ha sottolineato l’importanza della collaborazione che va avanti da tre anni tra il Comune di Sefro, l’Università di Camerino, il Comune di Matelica, l’Istituto alberghiero di Cingoli, Tipicità con il Gran Tour delle Marche, la Regione Marche e, da quest’anno, con la Delegazione di Macerata dell’Accademia italiana della cucina. Senza dimenticare ovviamente il fondamentale sostegno della Troticoltura Rossi, dei produttori del Verdicchio di Matelica e della Pasta di Camerino, tra aziende che proprio quest’anno festeggiano i 70 anni di attività della Troticoltura, i 50 anni dell’acquisizione dell’Igp da parte del Verdicchio e i 15 anni dall’inaugurazione del pastificio di Camerino.
Si è molto insistito sull’importanza della creazione di questa rete di imprese, grazie anche al “Paniere di lunga vita” attivato dall’Università di Camerino, a significare l’alto valore qualitativo del terroir, dell’affinità di tradizioni antiche, dell’obiettivo comune di mantenersi sempre ai massimi livelli e di non arrendersi mai… neanche quando arriva il terremoto.
Tutto questo con la convinzione che la concorrenza dei produttori esteri non potrà mai portarci via l’acqua purissima in cui si allevano le trote, il terreno e il clima della sinclinale camerte dove crescono le viti di Verdicchio, l’abilità di quanti sono impegnati nella lavorazione della pasta avendo alle spalle una tradizione antichissima.
Le due giornate di festa, oltre all’intrattenimento dei maestri di musica di Castelfidardo, sono vissute anche sulla degustazione di squisite pietanze a base di trota preparate dagli chef dell’Istituto alberghiero di Cingoli che hanno mandato in visibilio i buongustai con piatti come la trota salmonata al sale con fragole e aceto balsamico, la trota salmonata marinata all’arancio e al Varnelli (altra azienda del territorio in grande evidenza), timballo di paccheri di Camerino con trota e funghi porcini del S.Vicino, insalata di orzo, trota e piselli, polpettina di trota e arancio su crema inglese al mandarinetto Varnelli.
La seconda giornata dell’evento ha avuto come ospite d’onore il popolare Paolo Notari, conduttore Rai e MarcoPoloTv, che è stato l’anima della manifestazione, la quale è vissuta non solo sulla gastronomia ma anche sulle visite al museo della storia contadina, alla chiesa della Madonna dei calcinari e al rifugio Valle Scurosa dove i bambini salivano in sella agli asinelli messi a disposizione all’organizzazione. Senza dimenticare che a pranzo e a cena i ristoranti “Faustina” e “Lago di Sefro”, la trattoria “Palmina”, l’agriturismo “Il sentiero del sole” e il ristoro “Montelago” offrivano i piatti preparati con le ricette degli chef dell’Alberghiero di Cingoli con Verdicchio di Matelica al costo di 25 euro.
Intanto l’instancabile sindaco Temperilli sta già pensando alla 4° edizione del 2018.
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Bella esperienza!