Sisma, ansia e insonnia:
farmaci in aumento del 72%
A Camerino in 5mila senza casa

TERREMOTO - I dati sul consumo di medicinali sono stati forniti nel corso del convegno che si è svolto a Matelica con il ministro alla Salute Lorenzin. Nell'ambito sociale della città ducale sette persone su dieci sono state costrette a lasciare la propria abitazione. A Pieve Torina il 97 per cento della popolazione è sfollata. Sono 29.945 i marchigiani assistiti dalla Protezione civile

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Il ministro Lorenzin al convegno “Anziani fragili e terremoto” a Matelica

 

di Monia Orazi

Dopo il sisma sono cresciuti del 72 percento i farmaci per combattere ansia e insonnia, in aumento anche il consumo di antipsicotici (più 7 percento). Allarmante anche il dato dei residenti degli undici comuni dell’ambito sociale di Camerino dove su 14.125 residenti oltre il 70% è rimasto senza casa. È emerso nel corso di un convegno legato agli anziani e al terremoto da cui è nato anche il progetto di un hotel per chi è avanti con gli anni e ha problemi di salute. Un progetto ambizioso lanciato da Manuela Berardinelli, presidente di Alzheimer uniti Italia, nel corso del convegno “Anziani fragili e terremoto”, che si è svolto a Matelica (leggi l’articolo). La volontà è quella di collocare anziani con demenze lievi e medie, in una struttura ricettiva dell’entroterra, non interessato da flussi turistici, insieme a un familiare o un badante, assistiti dalle cure degli esperti, in modo da dare loro assistenza continuativa.

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Alcuni crolli avvenuti a Camerino

Un protocollo per censire gli anziani fragili presenti in quaranta alberghi tra Senigallia ed Alba Adriatica, è stato stipulato tra Unione montana di Camerino, ambito sociale ed Alzheimer uniti Italia. Su un progetto speciale di assistenza agli anziani dei centri del cratere, c’è stata la proposta del ministro della Salute Beatrice Lorenzin durante la sua visita di sabato. Le tracce profonde che il terremoto ha lasciato sul territorio, in particolare negli ambiti sociali delle zone montane di San Ginesio, San Severino e Camerino, sono stati resi noti dai numeri basati su dati regionali snocciolati da Valerio Valeriani, coordinatore dei tre ambiti sociali 16, 17 e 18 (Camerino, San Severino e San Ginesio). In un anno, dal novembre del 2015 al novembre del 2016, i tassi di mortalità ogni mille abitanti sono cresciuti in provincia di Fermo del 21 per cento, del 15 per cento a Macerata, del 12 per cento ad Ascoli. Il terremoto ha fatto aumentare nello stesso periodo, il consumo di farmaci, in totale il ricorso a psicofarmaci è cresciuto del 6,6 per cento, il consumo di antipsicotici del 7 per cento, di antidepressivi del 3,8 e di benzodiazepine (usate per curare ansia ed insonnia) del 72 per cento. In provincia di Macerata, la popolazione assistita dalla Protezione civile è pari a 22mila e 423 persone, di queste 288 sono assistite nei comuni di residenza, 3.593 negli alberghi, 18.542 usufruiscono del contributo di autonoma sistemazione.

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Crolli a Camerino (foto Petinari)

Nelle province delle Marche la popolazione totale assistita è di 29mila e 945 persone, di queste 22.423 sono maceratesi, 5.018 ascolani, 1.791 fermani, 702 di Ancona e 11 di Pesaro e Urbino. Per quanto riguarda i comuni degli ambiti sociali di Camerino e San Severino (territori delle vecchie comunità montane) drammatica è la situazione a Camerino. Su 14.125 residenti negli undici comuni dell’ambito sociale (prima erano 13, ma ora Acquacanina è sotto Fiastra e Fiordimonte e Pievebovigliana sono unite sotto Valfornace), 72,3 per cento sono le persone che non hanno più una casa. Di questa il 73,9 per cento prende il contributo di autonoma sistemazione, il 4,9 vive nei container, il due per cento in strutture residenziali, il 19 per cento sulla costa. A Bolognola sono fuori casa 83 residenti (60,5 per cento del totale degli abitanti), a Fiastra 268 (40,3 per cento), a Camerino 5.554 (79,6 per cento), a Muccia 758 (83,5), a Montecavallo 48 (33,1 per cento), a Pieve Torina 1.382 (97 per cento), a Serravalle 117 (11,1 per cento), a Valfornace 635 (61,4 per cento), ad Ussita 308 (71,3 per cento), a Visso 842 (77,6 per cento), a Castelsantangelo 231 (84,3 per cento). Negli otto comuni dell’ambito sociale di San Severino vivono complessivamente 32.795 residenti, tra i quali 5.487 è rimasto senza casa, pari al 16,73 per cento. La stragrande maggioranza hanno scelto il contributo di autonoma sistemazione pari al 92,3 per cento, nessuno vive nei container, il 5,9 per cento vive in strutture residenziali, soltanto l’1,5 per cento lungo la costa. A Castelraimondo sono fuori casa 726 persone (15,9 per cento), a Pioraco 402 (30,7 per cento), a San Severino 3.416 (27 per cento), a Matelica 511 (5,1 per cento), ad Esanatoglia 94 (4,7 per cento), a Fiuminata 53 (3,8 per cento), a Sefro 29 (6,7 per cento), a Gagliole 256 (40,8 per cento). Tutti e 36 i Comuni dei tre ambiti sono ricompresi nel cratere, sono 650 gli anziani ricollocati da strutture protette in emergenza. Sono state danneggiate 7 strutture socio-sanitarie, tre centri diurni per disabili, un centro per l’infanzia e di aggregazione giovanile, tre per i rifugiati, un ospedale, una Rsa, altre strutture socio-sanitarie, una quindicina il totale delle strutture evacuate. Su 400 anziani sottoposti a rilevazione, 5 presentavano demenza grave, 22 moderata e 25 lieve, 75 presentavano problemi sanitari, 223 pur senza avere problemi fisici presentavano fattori di rischio per la depressione.



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