di Gabriele Censi
Dopo gli abbattimenti, che simbolicamente sono troppo simili e riportano alla memoria gli effetti del terremoto, finalmente si ricostruisce. La prima pietra della prima scuola in tutto il cratere è stata posata a Sarnano. In realtà non è stata una pietra ma una colata di cemento che ha sommerso il plico contenente la dichiarazione letta e firmata dal sindaco Franco Ceregioli, dal commissario Vasco Errani, dall’assessore regionale Angelo Sciapichetti e Paolo Panontin suo omologo della regione Friuli Venezia Giulia grazie alla quale è stato possibile questo progetto.
La Regione come istituzione e tutto il suo popolo che ha contribuito massicciamente perchè non immemore del terremoto che lo colpì proprio 41 anni provocando quasi mille morti. “L’ambizione è farcela in 120 giorni (116 per la precisione) ed essere pronti per il nuovo anno scolastico – ha detto Panontin, che è stato accolto dal dono di una bambina -. Una rosa di speranza e buon auspicio per la rinascita che ho messo all’occhiello”.
Gioisce il sindaco che ringrazia le scuole per la partecipazione: “Il primo segnale tangibile della ripartenza e della ricostruzione, importante ricominciare da una scuola, un edificio che sarà sicuro e tecnologicamente avanzato, dopo i tanti brutti momenti vissuti”. La scuola dell’infanzia ospiterà circa 90 bambini di Sarnano con 1.200 metri quadrati divisi su due piani, avrà pannelli fotovoltaici e impianti geotermici, il costo è di circa due milioni di euro. Il commissario Vasco Errani invita ad avere fiducia: “Stiamo realizzando 21 nuove scuole, le nostre priorità sono scuola e lavoro. Dobbiamo fare uno sforzo per immettere fiducia, stiamo affrontando la più grande emergenza degli ultimi cento anni, sarà lunga ma ce la faremo”.
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Sono contento,ogni tanto si sentono delle belle notizie