Il ministro Lorenzin a Camerino e Matelica, “un progetto per gli anziani del territorio”

LA VISITA - La rappresentante del governo è stata prima all'ospedale camerte dove si è fatta medicare un'ustione: "E' il simbolo di ciò a cui dobbiamo puntare, un servizio di eccellenza dopo la ricostruzione del terremoto". Poi ha partecipato al convegno a Matelica invitando il presidente della Regione Ceriscioli a un percorso condiviso per affrontare le problematiche sanitarie dell'emergenza post-sisma. A disposizione 10 milioni di euro

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Il ministro Lorenzin con il sindaco Pasqui

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di Monia Orazi

Visita del ministro della Salute Beatrice Lorenzin all’ospedale di Camerino, accolta dal prefetto Roberta Preziotti, dal presidente della provincia Antonio Pettinari, da Alessandro Maccioni direttore di Area vasta e dai sindaci di Camerino, San Severino, Pieve Torina, Esanatoglia e Muccia. Il ministro che tre giorni fa si è ustionato leggermente una mano si è fatta mettere un piccolo cerotto sulla parte superiore della mano destra. “Camerino oltre la cinta muraria non esiste più – ha detto Pasqui – ma questo è l’ospedale di tutto un territorio le chiediamo un’attenzione particolare”. “L’ospedale di Camerino è il simbolo di quello a cui dobbiamo puntare un servizio di eccellenza dopo la ricostruzione del terremoto, i servizi sanitari sono essenziali per far ripartire il territorio grande attenzione deve essere posta agli anziani” ha detto il ministro Lorenzin.
La rappresentante del governo si è poi trasferita a Matelica al convegno sul tema “Anziani fragili e terremoto”. Nel pomeriggio sarà a San Severino.

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Il ministro Beatrice Lorenzin durante il convegno a Matelica

 

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Il ministro Lorenzin al convegno “Anziani fragili e terremoto” a Matelica

A Matelica il ministro Lorenzin ha concluso la tavola rotonda del convegno “Anziani fragili e terremoto”. “Nei momenti di emergenza l’attenzione è massima, per questo chi ha ruoli apicali è più che altro d’ingombro e deve limitarsi a coordinare l’aspetto di propria competenza, come abbiamo fatto a partire dal 24 agosto – ha detto Lorenzin – il terremoto ha colpito Amatrice, dove andavo sempre in vacanza, mai avremmo immaginato che ci sarebbero state tutte quelle scosse successivamente. Con Luca Ceriscioli ci siamo sentiti per coordinare l’emergenza, l’ospedale di Ascoli ha avuto una buona reattività. Abbiamo già dato una forte attenzione e continueremo, se necessario, perchè la malattia post-traumatica è lunga. C’è stato il maltempo, la neve, operare in un territorio come questo, fatto di piccoli comuni e così frastagliato, ha complicato le cose, le operazioni di censimento delle criticità. Dopo la fase acuta i riflettori si spengono, è invece proprio adesso che si deve riaprire il sipario, ci sono stati e ci saranno problemi inaspettati, occorre monitorare costantemente la situazione, stando sempre sul pezzo i problemi si risolvono uno per uno”. Riguardo agli anziani ha aggiunto il ministro: “Luca (riferendosi a Ceriscioli ndr) mettiamo in piedi, insieme ai nostri esperti un progetto ad hoc per gli anziani di questo territorio, per accompagnarli anche dal punto di vista psicologico, nel lungo processo verso la ricostruzione. Quello che mi ha sempre colpito delle Marche, dove vengo spesso ed ho tanti amici, è il forte senso di comunità. Per chi vive nei piccoli comuni, essere sparpagliato in vari posti è un colpo al cuore, la situazione diviene ingestibile quando non si vede la fine dell’emergenza, ora noi dobbiamo dire alla gente quando tutto questo finirà, in modo da poter accompagnare i sindaci e le comunità verso il necessario processo di normalizzazione”. Il ministro Lorenzin ha ringraziato gli operatori sanitari, indicando nei servizi la sfida da vincere per far tornare le persone, aspetto su cui ha insistito che occorre fare presto: “Oltre alla ricostruzione materiale, dobbiamo ricostruire le comunità, dobbiamo ragionare anche in termini prospettivi per lo sviluppo demografico delle aree interne, se si spopola l’Appennino mezza Italia scomparirà, con tutte le ovvie conseguenze, dobbiamo attrarre qui giovani, non possono rimanere solo gli anziani nei piccoli paesi”.

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Il sindaco di Matelica Alessandro Delpriori con il ministro Lorenzin

 

Ceriscioli ha tranquillizzato tutti ricordando che il ministero della sanità ha messo a disposizione 10 milioni di euro per affrontare l’emergenza sanitaria nelle zone del cratere. “Oggi abbiamo portato a casa alcune promesse – ha commentato il sindaco di Matelica Alessandro Delpriori – Ci sarà un progetto speciale Regione-Governo dedicato  agli anziani nel contesto del sisma. Inoltre, è stata espressa particolare attenzione ai Comuni,  soprattutto riguardo le azioni che possono aiutare a superare gli stalli burocratici. La fase di  emergenza è stata gestita bene grazie ad una forte collaborazione, oggi però il piano legislativo si  riversa sul territorio in modo inceppato: qui bisogna intervenire”.

 

 

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