Mithun, il legale diffida la procura:
“Se non ci danno risposta
è omissione d’atti d’ufficio”

GIALLO DEL CASTELLANO - L'avvocato Federico Valori ha scritto ai magistrati fermani dai quali attende la copia delle analisi su cellulare e pc del giovane di Treia. "Abbiamo inteso sollecitare nel modo più formale possibile. Silenzio incomprensibile"

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Mithun Rossetti

 

Morte di Mithun Rossetti, l’avvocato Federico Valori presenta una diffida alla procura di Fermo sollecitando una risposta che sin qui non c’è stata alle richieste di avere compia delle analisi di pc e cellulare del 26enne. Il legale aveva chiesto, in principio, che venissero svolti accertamenti tecnici irripetibili sul computer e sul cellulare del giovane, con una copia forense. La procura aveva accolto la richiesta e svolto le analisi tecniche. Successivamente il legale aveva chiesto copia degli accertamenti, questo il 6 aprile, ma passato un mese dalla procura non è arrivato niente. Il legale lamenta che il mancato rilascio della copia forense costituisce una lesione delle garanzie di difesa nell’ambito degli accertamenti non ripetibili e una limitazione dell’esercizio di contraddittorio. «Abbiamo presentato una diffida – dice Valori – affinché entro 30 giorni vi sia una risposta alle nostre domande: o sì o no. In caso non vi sia una risposta si incorrerebbe nell’omissione di atti d’ufficio».

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L’avvocato Federico Valori

Una mossa che il legale ha deciso di compiere, in accordo con i familiari del giovane, «Di fronte all’ostentato e incomprensibile silenzio della procura, abbiamo ritenuto non vi sia altra strada per ottenere gli accertamenti che abbiamo chiesto in contraddittorio – spiega il legale –. Abbiamo inteso sollecitare nel modo più formale possibile la procura affinché provveda. Rispondendo positivamente o negativamente. Poiché in assenza di un provvedimento non possiamo ricorrere ad un giudice. Speriamo però che non ve ne sia bisogno e che la procura metta a disposizione ciò che per legge spetta ai miei clienti». Mithun Rossetti, studente universitario di Unicam, residente a Treia, è stato trovato impiccato in un annesso di una villa in località Castellano, a Porto Sant’Elpidio. Era il 7 agosto dello scorso anno. La famiglia ha sempre sostenuto che non possa trattarsi di suicidio, sollecitando gli investigatori a cercare la verità su ciò che accadde quella notte.



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