di Gabriele Censi
Il laboratorio Treia ospita “Ricostruire la contemporaneità”. La scelta del gruppo di lavoro rappresentato da Michele Schiavoni dell’associazione Punto e a Capo è per una città che “è un esempio di recupero di spazi urbani”. Schiavoni, con Cristina Bevilacqua (altro giovane architetto), il sindaco Franco Capponi e il presidente dell’ordine Enzo Fusari, ha presentato il convegno-seminario di venerdì prossimo al teatro comunale che ospiterà docenti di spessore che hanno fatto la storia dell’architettura italiana. “Siamo in una fase di stallo tra emergenza e ricostruzione – ha detto Fusari – le ordinanze che si susseguono sono difficili da applicare. Questa sarà un’altra occasione di confronto, poi il 19 saremo a Visso, per dare risposte che guardino ad un orizzonte di decenni”. “Ci si muove troppo in ordine sparso – ha proseguito Schiavoni – è necessaria una strategia comune, per questo l’idea di un tavolo di lavoro per superare questo stallo che non è solo post sisma. Viviamo in un presente sospeso in attesa di decisione di altri. Negli anni ’70 dietro al maestro Paolo Castelli si progettava la città regione, oggi è diventata la città adriatica”.
“Avremo molti finanziamenti a fondo perduto – incalza Fusari – ma il rischio è di buttare milioni di euro per case che resteranno vuote senza le condizioni socio-economiche per vivere in quei territori”. Su questi temi interverranno tra gli altri Massimo Pica Ciamarra, direttore della rivista Le Carrè Blue, Franco Purini, dell’università la Sapienza di Roma e Cristiano Toraldo di Francia, docente Unicam. Previste due sessioni al mattino e al pomeriggio, ci sarà anche Cesare Spuri, i presidenti delle unioni montane, i rettori delle università di Macerata e di Ancona, la vice presidente della Regione Anna Casini, l’assessore Angelo Sciapichetti e la deputata Irene Manzi.
“E’ un momento cruciale – ha detto Franco Capponi – per definire le strategie per i nostri territori, siamo stati concentrati sulla burocrazia ora pensiamo ai contenuti. La legge urbanistica va rivista. Gli spazi che ricostruiamo devono avere nuove funzionalità, b&b e country house ad esempio. Scuole che siano punto di aggregazione sociale oltre che educativo. Poi c’è il tema dei materiali. Dobbiamo sviluppare una filiera locale per le costruzioni in legno e acciaio”. Capponi poi pensa ad un nuovo slogan che vada oltre “terra delle armonie”: “Oggi l’esigenza è lanciare il messaggio della sicurezza, chi viene qui deve pensare ad un territorio invulnerabile. Anche il consueto appuntamento annuale di Symbola sarà dedicato alla ricostruzione”.
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