di Laura Boccanera
(foto Federico De Marco)
Con 11 sì e 9 no viene approvata in seconda convocazione la variante all’area ex Ceccotti di Civitanova. «Un punto di svolta storico dal quale nessuno potrà tornare indietro», «operazione di facciata» per Giovanni Corallini dell’opposizione, «un atto che sancisce la mutazione genetica di questa giunta» secondo l’ex presidente del consiglio Ivo Costamagna, molto critico ieri nel suo intervento che ha strappato anche l’applauso da parte della minoranza. Finisce come finì 5 anni fa con la giunta Mobili che approvò la variante con una maggioranza risicata. Presenti in aula anche alcuni dei proprietari dell’area, tra cui Alfredo Ceccotti. Alla fine passa l’ipotesi definita come “strutturata” del progetto redatto in maniera partecipata con l’architetto Sandro Polci che prevede 12.680 metri quadrati di nuove edificazioni (pari a 58mila metri cubi) di cui una parte destinata al residenziale e una parte al terziario commerciale. A questa si somma l’area della fornace denominata quartiere Sibilla Aleramo che rimarrà di proprietà privata, ma sarà destinata ad un uso pubblico. I parcheggi passano dai 1.400 del progetto originario a 933 dislocati sia sulla statale che lungo la ferrovia. Presente poi un ponte che collegherà l’area del terminal bus e che scavalca la ferrovia fino ad arrivare in centro. «Parlare della Ceccotti è come parlare di un familiare – ha detto il sindaco Corvatta – è qualcosa di visceralmente legato a tutti noi ed è un problema su cui si sono misurate tutte le amministrazioni dagli anni 70 ad oggi. Questo è il primo progetto che contempla le esigenze del privato con quelle della città. Ad alcune funzioni come parcheggio, area scambio, verde, nel corso della progettazione partecipata si è aggiunta la riqualificazione del borgo Sibilla Aleramo che si sviluppa attorno al nucleo industriale. In questo percorso di 5 anni si è tenuto conto che l’area interagiva con la città, è una variante che permette la permeabilità dell’area al borgo marinaro e con il porto. Questa area non è solo il centro di Civitanova ma è il centro della provincia e da qui la funzione direzionale. E’ un punto di svolta storico dal quale nessuno potrà a tornare indietro».
Critico Giovanni Corallini che ribatte: «È solo un’operazione di facciata, lo scenario che viene mostrato sembra fantastico, ma non permetterà a chi intende costruire di fare tutte le opere pubbliche richieste. Si parla di “collina buona” ma in realtà nasconde un centro commerciale in centro, diciamolo chiaramente, e non so se questo corrisponda alle aspettative della città. Non credo come ha detto il sindaco che i proprietari siano soddisfatti. Non si è mai visto per altre lottizzazioni un iter come questo».
Si arriva alla volata finale con interventi urbanistici proposti in fretta e furia e in seconda convocazione – afferma Costamagna – con questo atto questa maggioranza compie la sua mutazione genetica, è una sorta di eterogenesi dei fini: Polci architetto di Legambiente viene criticato da Legambiente e noi, che avevamo proposto la partecipazione, andiamo ad approvare un atto con la forza e con numeri incerti. Cinque anni fa criticavamo nel metodo l’ex sindaco Mobili perché in uno degli ultimi consigli comunali portò la Ceccotti. Lo ritenevamo un atto istituzionale sbagliato, facemmo volantini e militanza, facemmo bene, ma stasera si fa di peggio. Si è riusciti a superare ciò che avevamo contestato. La meta più uno dei votanti di questa aula non ci sarà. Quando si gioca con la democrazia si rischia di uscirne male».
Nel corso del consiglio comunale sono state votate anche il conferimento della cittadinanza onoraria al maresciallo Danilo Di Silvestro, il permesso a costruire in deroga per l’ampliamento dell’ospedale per ospitare la donazione della risonanza magnetica e la variazione di bilancio pari a 160 mila euro. La somma è stata introitata dal Comune dalla Regione che ha così quantificato e riconosciuto i danni del maltempo 2015. Verranno spesi per finanziare alcune opere: 60mila euro per la copertura della scuola Don Bosco di via Saragat, 60mila euro per la manutenzione della segnaletica e 60mila per asfaltature e manufatti stradali.
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Era…ora…????
Evvai un altro magna magna !