Incontro a Visso questa mattina al capezzale della Valnerina, bloccata da una frana dopo la scossa del 30 ottobre scorso. Chi vive a Preci e Molini di Visso impiega più di un’ora e 70 chilometri, prima di poter arrivare in paese, contro i dieci minuti della situazione pre- sisma. Insieme al sindaco Giuliano Pazzaglini erano presenti esponenti della Regione, della Provincia di Macerata, Anas e Consorzio di Bonifica.
“A breve contiamo di poter dare una soluzione definitiva per la riapertura della Valnerina – afferma il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini – stamattina si è parlato di cose molto concrete, sono davvero soddisfatto. E’ stata esaminata la soluzione da me proposta, a breve si terrà una conferenza stampa in cui saranno illustrati il cronoprogramma ed i dettagli dell’intervento”. Pazzaglini aveva proposto di intervenire subito a partire dai versanti, con disgaggi, ancoraggi, predisposizione di reti e creazione di barriere paramassi. In seguito sarebbe da intervenire sulla frana vera e propria, permettendo così ai dipendenti Anas di lavorare in sicurezza. I tempi, le somme e gli interventi previsti per riunire il comune di Visso separato in due dalla Valnerina interrotta, sono inseriti nel piano straordinario dell’Anas per il ripristino della viabilità distrutta dal terremoto, in due fasi. La prima riguarda la rimozione della frana, la seconda dell’importo di 13 milioni e 315 mila euro, la sistemazione definitiva. Le scosse del 26 ottobre hanno causato una grande frana sul versante roccioso opposto alla strada, che ha invaso l’alveo del Nera, sino ad investire in parte la sede viabile. Il fronte di frana supera i cento metri di ampiezza, dal km 65,700 al km 68,800. Il detrito di frana è di natura brecciosa calcarea. Il volume stimato del materiale franato è di 300 mila metri cubi circa. Si registrano diffusi fenomeni di caduta massi, sia prima che dopo il tratto interessato da questa frana. Tali fenomeni, evidenti soprattutto prima della galleria, tra il km 64,800 e il km 65,200 hanno danneggiato seriamente alcune barriere di protezione, dalla caduta massi. I lavori previsti dal piano Anas riguardano la rimozione di parte del materiale franato, mediante scavo gradonato da monte a valle, per il ripristino dell’alveo del fiume Nera. L’importo previsto è di un milione e 479 mila euro, circa un mese e mezzo sono i tempi stimati di programmazione e sei mesi il periodo dei lavori. La seconda fase di lavori prevede il ripristino definitivo della sede stradale e la stabilizzazione dei versanti, tramite ispezioni e disgaggi, rimozione di elementi pericolanti, barriere di difesa, con interventi da valutare.
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