Cesare Spuri, responsabile dell’ufficio tecnico per la ricostruzione
“L’ufficio ricostruzione a giugno sarà a Caccamo”. Lo ha detto il direttore Cesare Spuri, a margine della cerimonia di consegna dei mezzi donati questa mattina dalla fondazione Carima a 10 comuni terremotati (leggi l’articolo). Manca ancora l’ufficialità ma intanto c’è l’annuncio per uno spostamento su cui tutto il territorio ripone grandi speranze. Perché la ricostruzione è la chiave per ricomporre un’economia e una popolazione che il sisma ha spezzato da un giorno all’altro, costringendo migliaia di persone ad andarsene verso la costa. Sfollati, sì, ma prima di tutto maceratesi che in più occasioni hanno chiesto di poter tornare a vivere e a lavorare dove lo facevano prima dei terremoti di agosto e ottobre. Per questo molti sindaci avevano chiesto che l’ufficio venisse posizionato il più vicino possibile ai territori da ricostruire. La location individuata si trova nei pressi del lago di Caccamo e vicino a due uscite della superstrada che la collegano. Un punto strategico per il cratere del Maceratese: da lì si arriva facilmente nei comuni maggiormente colpiti dal sisma. Di fronte ha un piazzale molto grande, di proprietà di un privato ma che lo metterebbe a disposizione dell’ufficio ricostruzione, e dove è possibile ospitare una struttura grande fino a 1000 metri quadri. A lavorarci saranno circa 120 persone. Al momento gli uffici sono stati posizionati a Macerata, nella sede della Provincia, nella frazione di Piediripa (leggi l’articolo).
(Fe. Nar.)
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