Taglio del nastro questa mattina
Da sinistra Antonio Pettinari, Rosa Piermattei e Silvia Pinzi
Riaperta la strada Cingolana nel tratto che da San Severino arriva a Serrapetrona. Da qualche giorno, a sei mesi dal sisma di ottobre, si può ripercorrere la via che collega il quartiere Uvaiolo, una delle zone di San Severino maggiormente colpite dal sisma. Per permettere il transito sono stati abbattuti diversi palazzi che mettevano a rischio il passaggio dei mezzi. Un passo avanti verso il ritorno alla normalità che è stato celebrato con una breve cerimonia questa mattina alla presenza dei sindaci di San Severino e Serrapetrona, Rosa Piermattei e Silvia Pinzi e del presidente della Provincia Antonio Pettinari. Un’occasione che è servita per parlare dei ritardi e degli impedimenti che la burocrazia sta mettendo alla ricostruzione. “Abbiamo ultimato tutti i sopralluoghi – ha detto Piermattei – e andiamo avanti con gli abbattimenti. Nel quartiere Uvaiolo abbiamo buttato giù 18 edifici e aspettiamo che vengano rimosse le macerie. Poi ci dovremo fermare in attesa di leggi e ordinanze. Questo stare obbligatoriamente fermi è la cosa che ci fa più male perché non ce la sentiamo di dover dire alle persone che hanno perso tutto che devono aspettare e che devono pazientare”. Su questo punto ha insistito anche Pettinari: “Siamo stanchi che le decisioni siano calate dall’alto sulle nostre comunità. Vogliamo che i protagonisti siano i cittadini e i territori. Non c’è bisogno di autorità che ci vengano a spiegare quello che loro stesse magari hanno scritto male o in maniera contraddittoria. Se fossi nei panni di chi decide eviterei tanti convegni ma lavorerei per risolvere i problemi dei cittadini. Vorrei che chi ha responsabilità faccia e decida. Basta seguitare con gli annunci, si deve fare un passo avanti. Siamo tutti disperati. Ogni volta che torno a casa dopo essere stato in questi luoghi porto sul mio volto la disperazione della gente. Se c’è bisogno di modifiche alle decisioni vanno fatte immediatamente”.
Il presidente della Provincia ha anche sottolineato che le priorità sono “le scuole, le strade ma anche i centri di aggregazione. Stesso discorso per i municipi che vanno riaperti il prima possibile”. Anche dal sindaco di Serrapetrona, Silvia Pinzi, è giunto l’invito a fare presto in un territorio, quello del paese della Vernaccia, che vede danneggiato il 55percento degli edifici fra danni lievi e danni gravi: “La popolazione ha risposto aiutandosi, chi ha potuto ha messo a disposizione le seconde case. Dobbiamo ultimare alcuni sopralluoghi e ci stiamo prendendo cura di circa 250 persone rimaste senza una casa che sono, di fatto, un quarto della popolazione. Stiamo lavorando e speriamo di andare avanti così ma in occasione della riapertura di questo importante collegamento vorrei ricordare che siamo in attesa di aprire un’altra strada per noi molto importante. Ci sono famiglie che attendono di uscire da questo isolamento”. Presenti al taglio del nastro anche rappresentanti dell’Anas, che ha in gestione la strada, della Protezione civile insieme, dell’Associazione nazionale carabinieri e della polizia locale e provinciale.
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