Roma, Milano e da oggi anche Napoli. Città bloccate per lo sciopero dei tassisti contro la norma del decreto milleproroghe che favorirebbe i titolari di noleggio con conducente (Ncc) e Uber (la app che mette in collegamento diretto autisti e passeggeri). Alle proteste sfociate anche in minacce e danneggiamenti ai veicoli degli Ncc nelle grandi città risponde Fabrizio Della Mora, 62 anni, di San Severino, da 18 anni titolare di un noleggio con conducente. “Non capisco perché i tassisti ce l’abbiano tanto con noi. Parto dal presupposto che sono come dei fratelli per la nostra categoria – dice Della Mora – Come loro anche noi dobbiamo ottenere licenze e permessi, superando l’esame per prendere il Cap, un secondo per l’abilitazione in Provincia (un tempo era in Regione) e un terzo nel comune di domicilio dell’attività. Proprio in quella sede si decide se fare il tassista o l’Ncc. L’unica differenza è che i tassisti sono regolamentati e possono girare, raccogliendo clienti mentre si spostano. Io invece devo partire da una rimessa prendere il cliente e poi rimettere il mezzo”. Della Mora spiega come l’attività di Ncc sia regolamentata diversamente da provincia a provincia. “Qui si usano dei moduli chiamati trasportini – spiega – quando esco devo compilarlo indicando l’orario di uscita, i chilometri del mezzo al momento della partenza e la destinazione. Quando rientro lo completo con i chilometri percorsi e i consumi. Ogni volta che vado a Roma dove invece si usano i voucher la guardia di finanza o la polizia mi fanno pelo e contro pelo. Siamo sotto tiro e abbiamo oneri pesanti che il tassista non ha. Non vedo perché vogliono dei restringimenti per gli Ncc? Tra l’altro noi non togliamo i clienti al tassista. Ci muoviamo su bacini di clientela differenti Ci chiamano da hotel, ristoranti e ospedali dove i riferimenti sono sempre gli stessi. Condivido le proteste contro gli abusivi e Uber. Fanno prezzi stracciati ma non hanno i nostri costi come auto registrate, assicurazioni speciali (nel nostro caso ad esempio l’assicurazione costa il doppio e la revisione ai mezzi va fatta ogni anno). Prima autista di pullman e poi di autotreno. Mentre il tassista ha il tassametro noi abbiamo un tariffario fornito dal Comune in cui sono indicati il minimo e il massimo consentito dei prezzi. Per noi è’ impossibile fare prezzi stracciati.
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