Dopo Maria Grazia Cucinotta che fece letteralmente impazzire il popolo dell’Ovale dei Giardini Diaz (che registrò allora il record storico d’affluenza) e, comprensibilmente, il sindaco Romano Carancini in passerella con la star su una ‘topolino’ rosso amaranto; dopo Anna Falchi icona di ogni sogno proibito, anche lei bellissima e simpaticissima in onore alle sue radici emiliane, tocca ora ad un’altra ‘Divina’ sfilare sul palco del Carnevale Maceratese. Sarà infatti Veronica Maya, conduttrice per anni, dal 2008 al 2014, di ‘Verdetto Finale’ (ora ‘Torto o ragione? Il verdetto finale) trasmissione cult del primo pomeriggio di Rai 1, la madrina della 27esima edizione della manifestazione organizzata dalla pro loco di Piediripa. La premiata ditta ‘Pina Ramaccioni & C” è stata al solito all’altezza della fama acquisita in anni di fortunate edizioni che hanno raccolto in modo crescente migliaia e migliaia di aficionados a Macerata. L’appuntamento è per l’ultima domenica di carnevale, il 26 febbraio, come da tradizione. “Anche stavolta –dice l’ingegner Enrico Scoppa, portavoce della pro loco- abbiamo fatto il pieno. Sono al momento otto i carri iscritti ed una diecina i gruppi mascherati. L’attesa è tanta e non potremo deluderla”. Attesa naturalmente anche e soprattutto per la bellissima Veronica dagli occhi magnetici e capace di affascinare pure con la nota verve dialettica i grandi pubblici televisivi. Una guest star che ha detto ‘sì’ a Pina Ramaccioni, direttrice artistica della pro loco presieduta da Igino Paolucci: i record storici di Maria Grazia ed Anna ‘tremano’. Per l’ovale dei Giardini Diaz si prepara un altro sold out nel segno dell’allegria.
(M.V.)
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Tale assenza di discernimento è Maya, la proliferazione che è fondata sulla non percezione della vera realtà. (Kṣemarāja)
Ottimo Pavoni, una rivisitazione dello shivaismo kashmiro in sede di carnevale maceratese ci starebbe davvero tutta, e la scelta di Kṣemarāja sarebbe particolarmente azzeccata per via che il suo commento agli Śivasūtra di Vasugupta, lo Śivasūtravimarśinī, fornisce un’interpretazione che si discosta dalla tradizione esegetica dello Spanda.
Insuperabile Giorgi, qua ormai da spende e spande c’è rimasto poco: la maya di kashmir, la sciarpa di kashmir chi se le può permettere più? anche questa Veronica qui è fasulla assai, Russo si chiama, Russo di Sorrento, ma quale Maya del Kashmir?