Oltre 220mila euro raccolti per Castelsantangelo e già tre aree individuate per le casette da dare agli sfollati. Il sindaco Mauro Falcucci dopo la riunione di ieri sera in Provincia fa il punto sulla situazione del Comune, a quasi sei mesi dal terremoto del 24 agosto. Azioni intraprese, problemi burocratici, smaltimento delle macerie, progetti per la ricostruzione e il punto sulla raccolta fondi a favore dei terremotati e per la casa di riposo. Nel frattempo la neve ha ricoperto il borgo fantasma. Al lavoro i vigili del fuoco per sfamare gli animali rimasti nella zona rossa.
Mauro Falcucci
Sindaco Falcucci a distanza di alcuni mesi dal terremoto cosa è stato fatto e cosa state
facendo?
Dopo la scossa del 24 agosto e dopo le scosse del 28 e 30 ottobre non abbiamo avuto vittime ma il 99 percento dei nostri edifici è andato distrutto. Per questo messi al sicuro tutti i residenti, chi aveva una seconda casa, turisti e visitatori occasionali, la prima preoccupazione è stata quella di dare riparo, assistenza, servizi sanitari ed educativi agli sfollati. Considerando le condizioni climatiche invernali del nostro paese abbiamo deciso di lasciar perdere tende e moduli ma di spostare tutti lungo la costa marchigiana. Lì si sono ricreate le comunità originarie, dando anche la possibilità ai bambini di continuare ad andare a scuola. In alternativa all’albergo è stato previsto un contributo alle popolazioni residenti per l’autonoma sistemazione. Oggi siamo impegnati per individuare le aree dove istallare le casette, in modo da consentire il rientro delle persone. Il processo è a buon punto, sono state individuate tre aree e speriamo, se ci saranno le condizioni tecniche, di aggiungerne altre due. Il percorso è stato condiviso con la popolazione cercando di rispettare desideri e preferenze e ieri sera ci siamo incontrati nuovamente nella sala riunioni della Provincia a Piediripa.
Cosa è emerso?
Facendo una fotografia della situazione attuale possiamo dire che a Castelsantangelo sul Nera in questo momento non c’è nessuna casa agibile, il centro storico e tutte le frazioni sono in zona rossa e quindi si può entrare solo accompagnati dai vigili del fuoco. Tutte le attività commerciali, artigianali ed industriali, ad eccezione dell’imbottigliamento dell’acqua Nerea, sono state interrotte. Solo 5 allevatori, per accudire il proprio bestiame pernottano nel comune all’interno di alcune roulotte che hanno attrezzato autonomamente. Hanno comunque sempre la possibilità, in caso di bisogno, di andare sulla costa dove sono a loro disposizione delle struture. Abbiamo chiesto da tempo alla Regione le strutture per ospitare gli animali.
Quali sono le agevolazioni previste per la popolazione e quali gli adempimenti burocratici più urgenti?
Non è più necessario chiedere un sopralluogo. Abbiamo chiesto, come amministrazione, la verifica dell’agibilità di tutto il patrimonio edilizio, pubblico e privato, che insiste nel territorio comunale. Per quanto riguarda le agevolazioni fiscali lo Stato ha previsto la sospensione dell’Irpef per i residenti mentre a livello locale l’amministrazione comunale ha sospeso il pagamento della Iuc.
Quali agevolazioni sono previste per le imprese?
Le aziende che hanno interrotto la produzione o l’erogazione di beni e servizi per legge hanno un contributo una tantum di 5mila euro, anche se siamo in attesa delle disposizioni attuative.
A quando la ricostruzione vera e propria?
Domanda complessa per la quale occorrono discipline di dettaglio da parte degli organi competenti. Il comune di Castelsantangelo è dotato di piano regolatore che, alla luce dei recenti fatti, andrà adeguato quanto prima dopo gli effetti distruttivi del sisma del 26 e 30 ottobre 2016. Contemporaneamente andranno rimosse le macerie. Problema non facile visto che ci troviamo all’interno del parco nazionale dei Monti Sibillini e le macerie sono considerate rifiuti speciali. In tal senso è stato individuato nel Consmari il soggetto che provvederà alla raccolta e smaltimento di questi rifiuti. A quel punto andranno riprogettati i paesi in base al patrimonio abitativo recuperabile e alla luce di approfonditi esami geologici, idrogeologici e idraulici. Il lavoro sarà lungo e complesso ma sono fiducioso. Avremo un Castelsantangelo senz’altro più sicuro e perché no, anche più bello.
C’è stata una gara di solidarietà per aiutare le popolazioni colpite?
Il popolo italiano è di una generosità commovente. Fin da subito la Protezione civile ha raccolto fondi significativi per le primissime emergenze. Anche l’amministrazione comunale ha avviato due raccolte di fondi: una finalizzata alla “Ricostruzione della casa di riposo” ed una “Per la rinascita di Castelsantangelo sul Nera” entrambi per favorire la ripresa civile e morale sia del Comune, sia della popolazione fiaccata e stremata dal tragico evento. Allo stato attuale l’amministrazione, grazie alle innumerevoli manifestazioni di solidarietà, erogazioni volontarie, eventi di beneficenza e altro, ha raccolto ben 220.460 euro di cui 102.006,78 euro per la “Ricostruzione della casa di riposo” e 118.453,22 euro per “La rinascita di Castelsantangelo sul Nera”. Momentaneamente questi fondi sono congelati perché in questa fase è lo Stato che si occupa dell’emergenza, del soccorso, dell’assistenza e della sistemazione nelle strutture lungo la costa marchigiana e delle piccole necessità dei pochissimi cittadini che sono rimasti a vivere nel territorio comunale. Quando partirà il reinsediamento, prima con le casette, poi con la ricostruzione vera e propria valuteremo, sempre con un percorso condiviso, l’uso dei fondi per sostenere le necessità non coperte dai fondi pubblici.
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ve lo auguro di cuore ma non lo so se mo ricordo.
Se le chiacchiere e le promesse del governo valessero ricostruzione, a quest’ora nelle zone terremotate sorgerebbero metropoli tipo Dubai.