L’Infinito di Leopardi e gli altri manoscritti del grande poeta saranno in mostra a Bologna da domani fino al 28 febbraio 2017. L’inaugurazione ufficiale si terrà domani alle 18,30 nella sala Stabat Mater dell’Archiginnasio in piazza Galvani. La mostra si intitola “L’Infinito, gli autografi di Giacomo Leopardi da Visso a Bologna”. L’evento è stato voluto dal sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini per far conoscere la città e raccogliere fondi per ricostruire il museo diocesano che fino al 24 agosto ospitava i preziosi manoscritti, poi lesionato dal succedersi dei terremoti. Fino a quattro giorni fa gli scritti autografi di Giacomo Leopardi erano custoditi in un caveau, al sicuro, ora si trovano già a Bologna. “Per noi questa mostra è molto importante – ha detto Pazzaglini – portare in mostra i manoscritti leopardiani ci serve per far conoscere Visso e per far sapere che vuole tornare ad essere come era prima del terremoto”. La proposta di ospitare a Bologna gli scritti autografi era stata fatta da Pazzaglini al sindaco di Bologna, Virginio Merola, che l’aveva subito accolta. C’è stata un po’ di maretta e perplessità in alcune istituzioni culturali, sull’opportunità di trasferire a Bologna i manoscritti, ma poi è stato raggiunto un accordo. La soprintendenza archivistica e bibliografica ha deciso di concedere in prestito i manoscritti alle biblioteche di Bologna. La mostra è curata dall’architetto Cesare Mari e mostra le bacheche con i preziosi scritti, che partirono da Bologna 147 anni fa. Fu il preside del liceo Galvani di Bologna, Prospero Viani ad acquistare per primo i manoscritti venduti poi nel 1869 all’allora sindaco di Visso Gaola Antinori.
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Bravo il Sindaco di Visso, mi sembra che anche alcune tele di Santa Maria in Via siano in mostra a New York e poi a Parigi, invece tutte le altre opere devono rimanere sul territorio, ma! Secondo me le nostre opere devono andare per il Mondo e far conoscere il nostro territorio
… e il naufragar m’è dolce in questo mare.