Il presidente del Consiglio Matteo Renzi sarà nelle Marche il 30 novembre. Lo si è appreso dal sindaco di Pesaro e vice presidente del Pd Matteo Ricci. Il programma della visita del premier è ancora da definire, ma stando a indiscrezioni Renzi dovrebbe fare un incontro istituzionale nel centro sud della regione, focalizzato sul terremoto e la ricostruzione. Ufficializzato invece l’incontro per la la chiusura della campagna per il Si nelle Marche in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre. L’appuntamento – un’iniziativa pubblica aperta a tutti i cittadini – è alle 17.30 al teatro delle Muse di Ancona.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Non si presenti in luoghi da me accessibili
Allora siamo rovinati. …
Ma non va mai in ferie ? Mandiamocelo noi il 4 dicembre
Il 4 dicembre votiamo tutti no no noooooo
Guardate che il 29 arriva anche nardella….anche se non sono marce va bene lo stesso!
Mi da sui nervi solo guardarlo
Non vi faranno avvicinare
..cordone della celere già a falconara
Giusto…………….a teatro……
il titolo è eloquente: referendum e terremoto.
come se le due cose fossero correlate…
a pensar male si fa peccato. ma quasi sempre ci si azzecca.
Questa riforma costituzionale maldestra di fatto scardina le fondamenta della costituzione dei pesi e contrappesi, poi riguardo al senato non viene abolito ma eletto senza suffragio popolare e basato sui doppi incarichi decisi, di fatto, dalle segreterie dei partiti.
Non è vero che il Senato si interessa solo dei territori, ma legifera su tutte le leggi della Comunità Europea, alla elezione del capo dello Stato e inoltre può rinviare alla Camera leggi ordinarie per ulteriori esami senza limiti di temi legislativi.
Questa riforma è un grande imbroglio istituzionale. Dovendola accettare in toto, invece che sottoposta ad un referendum nel merito dei singoli articoli che sono modificati, in cui qualcuno potrebbe essere condiviso, inquina quello che di positivo poteva essere accettato.
Di fatto è una riforma posta al referendum in modo sbagliato che toglie la possibilità di scelta ai cittadini sui singoli punti, molti diversi tra loro.
In pratica riduce in futuro la sovranità popolare sulle scelte politiche, quindi è una riduzione della democrazia.
Possiamo dire che è un vero e proprio imbroglio istituzionale per confondere i cittadini. È doveroso votare NO se ci teniamo alla democrazia.
Se passa questa riforma apriamo le porte a poteri mafiosi e massonici (già molto influenti) e credo che questo sia il fine di chi l’ha proposta: Renzi, Boschi, Verdini, Napolitano, Alfano, ecc..
Vorrei far notare come è evidente la sproporzione dei senatori rispetto agli abitanti di ogni singola regione. Le Marche (insieme con la Liguria) è la regione che ha la più bassa rappresentanza di senatori rispetto al numero di abitanti. Anche per questo voto NO alla riforma costituzionale.
L’appuntamento per il referendum è stato fissato, invece quello per il terremoto ancora no.
la passerella……………. tanto votiamo NO
In occasione di un altro tanto atteso ritorno di Renzi che verrà a ritrovare i terremotati che di guai ce n’hanno pochi e per parlare della riforma del titolo quinto che non vedevano l’ora. Per l’ occasione Il Renzi organizza una cena aperta a tutti e totalmente gratuita per gli esponenti politici di maggior spicco (ministri, parlamentari e baciapile esclusivamente di sinistra. Questi ultimi per probabile mancanza di posti saranno sorteggiate in numero di tre ). Il convivio si terra la sera del 30/dicembre alle 20,30. La location verrà comunicata solo un’ora prima.
Menù:
Antipasto tipico fiorentino: accozzaglia di “ salami “, lenticchie e salsicciotto alla Churchill, misto Boschi di occhiate, finte espressioni di meraviglia e sorrisetti ammiccanti, nardelle scottadito.
Primi piatti: Frottole al sugo di paperotto, simpatie mari e Boschi con funghi e tonno Del Rio, spaghetti alle puttanesche
Secondi: Porcellone all’odor di birbo sgamato, Verdini alla griglia su braciere con ginepro e viscidi di montagna tartufati, manzi alla maceratese sbollentati con salsa di cerisciuoli tranciati e pestati.
Contorni: nasello all’in su di pinocchio in pastella, ceci in testa alla pado(v)an, broccoli misti a scelta con abbondanti teste di cavolo in zuppa.
Dolci: Ciacchere tante, Tiratisù , Belli Brutti e Cattivi.
Vini: Dolcetto Cantina Traditore, Pensione Rosso dalla Cantina Rabbiatanta e Cornazzo della Valtenna.
Per l’occasione verrà presentato lo spumante agro dolce ” La Riforma ” della Cantina Mòtefregoiopurelescarpe
Prezzo complessivo di coperto e pure servito: € 750
L’intero incasso sarà delegato.
Per prenotazioni, telefonate a Sciapichetti quanto dorme cioè sempre.
Aqui se queda la clara,
la entrañable transparencia
de tu querida presencia
documento JP MORGAN del 2013.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/09/22/referendum-costituzionale-la-riforma-e-voluta-dalla-finanza-di-jp-morgan/3047056/
Renzi sarebbe espressione politica della JP Morgan (la più grande banca commerciale americana)
http://temi.repubblica.it/micromega-online/si-scrive-renzi-si-legge-jpmorgan/
e comunque accusano di sciacallaggio e poi i primi a sono loro.
se in un colpo di reni, l’ultimo, avrà il coraggio di presentarsi dai terremotati per convincerli a votare, credo che qualche mattone in testa da qualcuno di montevidoncombatte se lo piglia.
Per il Presidente Renzi poche semplici domande alle quali vorrei rispondesse:
1 – Votando SI è vero che ci troveremmo di fronte ad una nuova Costituzione e non, come asserito dal Presidente ad un semplice revisione della Costituzione del 1948 (47 articoli cambiati su 139 non producono un semplice aggiustamento di alcuni meccanismi della macchina statale per renderla più funzionale ma una DIVERSA Costituzione)?
2- Abrogando l’art. 58 (diritto dei cittadini ad eleggere i senatori) non si svuota il contenuto dell’art. 1 (cardine del sistema democratico che sancisce che la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione)?
3- E’ vero che il diritto sovrano del popolo di eleggere i senatori viene tolto ai cittadini ed attribuito alle oligarchie di partito che controllano i Consigli regionali?
4- Pur concordando in linea di principio sulla eliminazione del bicameralismo perfetto perché si riforma il Senato ritenendo indispensabile espropriare gli elettori del diritto-potere di eleggere i senatori (tanto valeva sopprimere il Senato stesso)?
5- E’ vero che in mancanza di un bilanciamento tra potere esecutivo e potere legislativo il Gruppo di maggioranza (in forza della nuova legge elettorale) potrà esercitare un potere politico-istituzionale di supremazia su tutti gli apparati istituzionali nei quali si articola lo Stato (Rai, Enti pubblici economici, Authority, vertici delle Forze di Polizia, ecc.)?
6- E’ vero che lo sbandierato risparmio di spese è pari solo a 57,7 milioni (come precisato dalla Ragioneria dello Stato)cifra ridicola rispetto al totale bilancio dello Stato (i risparmi potrebbero essere operati in altri modi con leggi ordinarie e senza stravolgere la Costituzione)?
7- E’ vero che le leggi non trovano ostacolo alla loro approvazione a causa del bicameralismo (le leggi che interessano il Governo passano in pochissimo tempo)ma piuttosto dal comportamento spesso dilatorio delle forze di maggioranza?
Per finire:
E’ vero che l’abrogazione del diritto dei cittadini di eleggere i senatori, ed in buona misura i deputati, insieme al travaso di potere dal Parlamento al Governo (cuore e nerbo della riforma sponsorizzata dai sostenitori del SI)concentrerà il potere nelle mani di ristrette oligarchie (le stesse che detengono il potere economico quali la BCE, la Commissione europea, i Mercati, ecc.) che condizionano fortemente l’azione del Governo?
Personalmente voterò NO. Potrei cambiare idea se il Presidente Renzi e i suoi compagni di cordata risponderanno NO a tutte la mie osservazioni.
Grazie.
Hasta siempre, Comandante Fonzievara!
@Pantò. Comm.n.6
E’ anche per questo che non sono d’accordo con chi vorrebbe distinguere il voto contro Renzi e il voto contro la riforma. Sono un pastrocchio tutti e due. Il primo si è già capito da un pezzo da che parte sta, la sua. La riforma è un obbrobrio che a lui potrebbe proprio servire ad entrare meglio in quel meccanismo che ha portato Blair a fare il milionario come consulente della JpMorgan. Oramai chi non ha capito chi è Renzi, lo fa o in malafede o per rimanere a parassitare negli ambienti governativi , parlamentari e dintorni. La politica fatta per il ” popolo sovrano ” è in fin di vita se non già morta, e lo rimarrà anche se dovesse vincere o perdere questa riforma.Il futuro non sta nelle riforme, ma nel cominciare a rottamare Renzi e tutti, dico tutti, quelli che gli alitano attorno. Sì, non nego che Renzi all’inizio quando è venuto fuori sembrava potesse essere un rinnovatore dei diritti del popolo, ma è durato poco. Se non proprio in fasce, andava eliminato ” politicamente ” s’intende, alla prima pappata e molto prima che cominciasse a far mangiare Banche che dovrebbero stare in manette e che invece lui ha rifocillato per fare ingrassare chi magari aveva rubato ancora poco. Ma io non ce l’ho con Renzi, è furbo, lo sa e lo fa. Lo sanno anche i suoi cortigiani e sanno come rimanere nelle sue grazie se non dovesse sparire immediatamente dopo il No al referendum. Sarebbe comunque questione di ore e in campagna due belle braccia come le sue servono sempre.