«La città sta cadendo ma nessuno interviene, non venite a trovarmi, fate qualcosa». E’ il grido disperato del sindaco di San Severino Rosa Piermattei. La città, messa in ginocchio dalle scosse dei giorni scorsi, è ripiombata nel terrore con la scossa delle 8,56 di magnitudo 4.8.
«E’ inutile che le istituzioni mi chiamino per sapere com’è la situazione – tuona Piermattei nonostante la preoccupazione e lo spavento – abbiamo bisogno di vigili del fuoco, protezione civile e qualcuno che coordini. Qui ci sono 54 frazioni, interi quartieri a terra, persone che chiedono aiuto e non siamo in grado di intervenire. Abbiamo volontari nel caos totale. Ci servono aiuti immediati, ci serve l’istituzione operativa che ci dia risposte concrete». Il sindaco invita tutti i settempedani che hanno case con ordinanze di inagibilità totale ad utilizzare, quale accoglienza provvisoria, gli alberghi e le strutture ricettive messe a disposizione dall’amministrazione comunale. «Ci stiamo adoperando – spiega in una nota – perché tali sistemazioni siano il più vicino possibile alle strutture danneggiate comprendendo gli inevitabili disagi che la cittadinanza, comunque, dovrà sopportare in questo periodo di emergenza. Abbiamo già fatto appello a tutte le istituzioni perché, nel più breve possibile, sia trovata una sistemazione alternativa che non sia provvisoria». Per ulteriori informazioni, e per la compilazione delle schede di richiesta, ci si può rivolgere direttamente all’ufficio Servizi alla persona al Centro operativo comunale allestito al palasport in viale Mazzini (3204082044).
(a. p.)
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