di Gianluca Ginella
(foto di Federico De Marco)
«Abbiamo 1.500 persone sfollate, 3mila che hanno dormito in auto in città, altre 2mila nelle frazioni. La situazione è drammatica. Oggi sono venuti il commissario Vasco Errani, il governatore Luca Ceriscioli e l’assessore Antonio Sciapichetti per vedere la situazione di San Severino. Mi hanno detto che fino a ieri non avevano capito la gravità. E’ un dramma umano, bisogna prenderne atto e lavorare a testa bassa. Siamo una emergenza». Il giorno dopo il sisma che ha colpito la provincia con una scossa di 6.5 gradi di magnitudo, il sindaco Rosa Piermattei fa il punto da una città dove oggi sono 4 le zone rosse.
Una città ferita dai crolli: «500 edifici sono crollati, ma non abbiamo ancora finito di contarli» spiega. Mille i fabbricati «totalmente inagibili. In via Monte Cucco ci hanno segnalato che un palazzo di quattro piani sta cedendo – continua il primo cittadino –. Quattro zone rosse nella città: il rione Uvaiolo, da via Mazzini lungo la strada provinciale 502 che porta a Serrapetrona, il rione Mazzini, da via Raffaelo a via Da Vinci, via Alighieri e via Leopardi. Poi il rione Settempeda, da via Zampa a via della Libertà a via Crivelli e la zona che va da via Settempeda a via Pergolesi, via Rossini fino a villa Collio. Infine la zona del centro storico da via Massarelli, via Lazzarelli e diverse altre vie e vicoli di collegamento laterale. Poi abbiamo una frazione, Stigliano, dove c’è un’unica strada dove all’inizio e alla fine ci sono 2 case che stanno cadendo: una è già caduta. Non si può passare e dobbiamo trovare una soluzione perché lì ci sono aziende con il bestiame e bisogna portare da mangiare agli animali». Per la notte è stata montata una nuova tenda da 320 posti dietro a Centro operativo comunale (Coc) che si trova al palasport. Stanno arrivando un’altra tenta e una cucina da campo. Poi ci sono le scuole: «Abbiamo tre problemi. Uno è la Luzio, che ha subito danni al terzo piano. Devono venire le squadre per fare le schede Aedes, io la scuola non la riapro. O mi danno i moduli, o a me non interessa. I bambini devono essere sicuri. Poi è parzialmente inagibile la scuola d’infanzia Virgilio, con 70 bambini. E infine c’è l’Itis, frequentata da 800 studenti, che è parzialmente inagibile. Quindi abbiamo 1.400 studenti da sistemare nel giro di due giorni – dice il sindaco Piermattei –. La media invece è antisismica e quella la riapro». Danni e disagi enormi, ma «il sentimento che abbiamo è la voglia di ricominciare, di dimenticare. Certo, ci devono aiutare economicamente. Ci servono finanziamenti immediati».
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Mi si spezza il cuore..
Stella ma di preciso dove abitavi?
Macerata
Pensavo in periferia… a è una vera tragedia!meno male che almeno le persone si sono salvate!
Infatti!!