Ceriscioli: “15 mila persone
assistite nella notte”

SISMA - Il presidente della Regione fa il punto della situazione "Il numero è destinato a salire. Alberghi della costa tutti allertati. molti già operativi da ieri sera”

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Luca Ceriscioli

 

“Le persone assistite in maniera diretta durante la notte sono circa 15 mila e ovviamente rappresentano una piccolissima parte delle persone che hanno dormito fuori casa, fra chi ha scelto una destinazione autonoma e i tantissimi che hanno dormito in auto, compresi i centri importanti come Ascoli, Macerata e Fermo”. Lo ha detto questa mattina il presidente Ceriscioli tracciando il bilancio della notte appena trascorsa nelle zone del sisma. “Il terremoto – ha detto – è arrivato a dimensioni veramente molto ampie nel nostro territorio. Lo sforzo che stiamo facendo nelle Marche credo non sia paragonabile a quello di nessun’altra regione, perché gran parte delle scosse sono state nel nostro territorio: tutta la provincia di Macerata, molta della provincia di Fermo, gran parte della provincia di Ascoli e adesso anche la provincia di Ancona, dove Fabriano e altre città hanno segnalato danni importanti, oltre a moltissime persone che sono uscite di casa. La dimensione così ampia fa sì che lo sforzo della Protezione civile sia veramente imponente e sin dalle prime ore lo è stato.

ceriscioli-sciapichettiSperiamo di poter continuare con questo impegno nelle prossime ore, perché in realtà questi uomini e queste donne sono impegnati dal 24 agosto in maniera molto pesante. Per quanto riguarda i trasferimenti delle persone, il fatto significativo è che nelle zone delle scosse del 24 agosto, Arquata e dintorni, proprio ieri sono partiti i pullman verso le strutture della costa. Ci sono voluti due mesi per metabolizzare quello che è accaduto e poi con la terza scossa hanno deciso di partire. Nelle altre realtà per molti siamo a pochi giorni, per alcuni a poche ore dall’evento e quindi è un po’ più difficile prendere questa iniziativa, però devo dire che le partenze ieri sono state veramente significative. C’è l’attaccamento alla terra, ma la paura rispetto alla scossa sta spingendo verso la scelta di andare via. I numeri veri li vedremo un po’ più avanti, quando le persone smetteranno di dormire in auto e se non hanno una casa dove rientrare avranno bisogno di una risposta. Noi intanto abbiamo allertato tutte le strutture ricettive delle Marche, da Gabicce Mare fino a San Benedetto e se non dovessero bastare ci rivolgeremo anche alle altre regioni. Per ora sono sufficienti le nostre. Vedremo in seguito”.



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