Al lavoro – Gianluca Grandinetti (a sinistra) e Sebastian Bieniek durante la realizzazione del video Animali Alieni nella sala dell’Eneide a Palazzo Buonaccorsi
di Claudio Ricci
Forse ai più non dirà nulla ma Palazzo Buonaccorsi ha ospitato negli ultimi giorni l’artista tedesco Sebastian Bieniek. Pittore, fotografo, performer, autore e regista annoverato da “theculturetrip.com” tra i “top 5 artisti influenti contemporanei con sede a Berlino, “Bieniek è arrivato nel capoluogo, non per uno scherzo del destino, ma invitato dalla band emergente Elpris. La compagine nata tra i banchi dell’università si è fatta grande e lancia il suo nuovo singolo “Animali Alieni” e un video girato nello scrigno dell’arte cittadina (in uscita a novembre). Dentro c’è di tutto: arte antica che abbraccia la contemporanea, figure geometriche che prendono vita grazie ad una telecamera, un viaggio attraverso lo spazio e il tempo, le perdute dimensioni di un amore al collasso raccontate dalla canzone di Sebastiano Pagliuca e appunto dalle visioni di Bieniek. Il video ripercorre a ritroso la vita di una donna dalla vecchiaia alla venuta al mondo.
“Ogni immagine del video è un esempio del mio lavoro degli ultimi anni”, dice Bieniek in un’intervista esclusiva a Cm ricordando il foto-serial “Doublefaced” divenuto uno dei meme più conosciuti in Internet. “Non solo di doppie-facce si tratta ma di facce differenti – spiega – Voglio confondere la realtà con la fantasia. Realizzo una nuova faccia facendo credere che sia reale. In questo modo cambio il concetto di bellezza, rendendolo mutevole, cambiando continuamente il punto di vista dell’osservatore. Sebastiano ha scritto il testo, poi vedendo il mio lavoro è stato ispirato per il video. La scelta di allestire il set nel museo è ideale perché il video parla del ciclo della vita e qui si incontrano il passato dell’arte antica, il presente dell’arte contemporanea e il futuro di queste opere”.
Un luogo dove le arti si incontrano e comunicano tra loro, “perché così abbiamo immaginato e voluto il Buonaccorsi” sottolinea l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde che ha concesso alla band e alla troupe l’uso della galleria dell’Eneide per le riprese. “Nel video non ci sono azioni dinamiche – spiega Giulia Grandinetti che con il fratello Gianluca (che ha lavorato per alcuni grandi nomi della musica internazionale come Radiohead, Ac/dc, Justin Bieber) cura la regia della clip – ma composizioni statiche che sono svelate mano a mano dalla macchina da presa. Una scelta fatta anche in base alla location che ci è stata messa a disposizione. E’ come se fosse un’installazione in movimento, utilizzando le opere di Sebastian in maniera iconica come se fossero esposte. una sfida artistica visto che Bieniek è un futurista che opera qui in un contesto classico”. Al lavoro per il video un’equipe di giovani professionisti composta da Giuseppe Puocci, Nikola Brunelli e Marco Mondaini e attori marchigiani.
La scelta è quella di non legare le immagini al testo in una libera interpretazione che trascende i confini della fisica e dell’amore inteso in senso tradizionale. “La canzone parla di una relazione che sta per terminare, un viaggio nello spazio con un’astronave che si sta rompendo – anticipa Sebastiano autore del brano e chitarra degli Elpris – Sotto si cela una falsità inconscia. Amami come se non fossimo umani ma animali alieni, dice il testo. E il video più che attaccarsi alle parole vuole essere un’interpretazione estetica del brano”.
I crediti: Potemkin Studio, (con Andrea Mei, Paolo Ojetti e Massimiliano Peppoloni), associazione Aurora di Potenza Picena, Palazzo Buonaccorsi, Maceratamusei, Assessorato alla Cultura di Macerata, Gran Forno di Marina di Altidona, Anna’s Dress.
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