di Alessandra Pierini
Una vita tra Porto Recanati, Macerata e Roma, dedicata alla sua azienda agricola e a quelle di famiglia, nel rispetto, pur nelle mutate condizioni, per gli uomini e per la natura. Il conte Virgilio Lucangeli, erede di un patrimonio agricolo e immobiliare passato di padre in figlio fin dai primi dell’800, si è spento oggi a Porto Recanati all’età di 87 anni.
Il conte faceva parte della famiglia Lucangeli, proveniente dai territori Umbri vicino a Montefalco che giunge all’inizio del 1700 nella zona di Ancona, si trasferisce a Loreto e successivamente a Porto Recanati dove ancora oggi viveva in un omonimo palazzo in centro.
Dopo la laurea in Legge all’Università degli studi di Macerata, il conte Lucangeli si è dedicato alle aziende agricole di famiglia, in particolare quella di San Liberato a Valle di Macerata, fondata dalla sua famiglia nel 1862, ma anche ad Appignano, Cingoli, Corridonia e Monterotondo nel Lazio.
Nel 1960 ha sposato Luisa Barberini dei principi Barberini di Roma. Le foto del matrimonio al Gianicolo sono ancora oggi conservate dalla mediateca di Roma.
Dal loro matrimonio sono nati 4 figli: Antonio che si occupa attualmente dell’azienda, Eleonora che vive a Ginevra, Clemente dirigente Api e Ludovica che vive a Roma. La famiglia era proprietaria anche dello storico palazzo “Rossini Lucangeli” in via Santa Maria della Porta a Macerata, oggi sede del Museo di Scienze naturali.
«E’ sempre stato una persona “quadrata” – racconta il figlio Antonio – e si è occupato con grande impegno delle sue cose».
Lo ricorda per il suo attaccamento alla terra l’associazione Pro loco di Piediripa che da anni è ospite dell’azienda in contrada Valle, a Macerata, in occasione della Rievocazione storica della trebbiatura. I funerali si svolgeranno domani alle 16 nella chiesa “San Giovanni Battista” di Porto Recanati.
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