L’assessora Barbara Pallucca, il professor Galliano Crinella e il giornalista Carlo Cammoranesi, direttore de ‘L’Azione’ hanno presentato la 20esima edizione del Premio Gentile
di Maurizio Verdenelli
‘Gentile da Fabriano’ tra due terremoti. Il Premio voluto all’epoca del sisma che scosse profondamente la Città della Carta diciannove anni da Carlo Bo (e presieduto fino alla sua morte, nel 2001) celebra il ventennale. Lo fa anche e soprattutto nel nome di Moreno Cedroni, due stelle Michelin, ristoratore marchigiano nella top ten europea dei ristoratori di pesce, e nel nome di Barbara Stefanelli, vicedirettore vicario del ‘Corriere della Sera’, premio Ischia 2016, Giornalista dell’anno, in prima fila nella difesa dei diritti delle donne. Con loro, tra i premiati il ricercatore Alberto Rizzoli, l’urbanista Alberto Magnaghi e l’archeologo Salvatore Settis. La cerimonia, condotta da Barbara Capponi, è prevista nella mattinata di sabato 8 ottobre nello splendido Oratorio della Carità in quel ‘cerchio magico’ di eccellenze architettoniche che è da quattro stagioni la location ideale della fiction Rai campione d’incassi: ‘Che Dio ci aiuti!’ con Elena Sofia Ricci. Grandi nomi dunque a stretto contatto di gomito in quella Fabriano che il tolentinate monsignor Giancarlo Vecerrica, ‘padre’ del pellegrinaggio Macerata- Loreto, ha eletto a propria residenza definitiva dopo la conclusione qualche mese fa, della sua missione di vescovo a metà tra la provincia di Macerata e quella di Ancona.
Un ventennale in grande stile, quello del ‘Gentile’ solo in minima parte sfiorato dalle polemiche legate alla richiesta dell’ex sindaco di Fabriano, Roberto Sorci di revocare il premio a Vincenzo Consoli, protagonista della fusione per incorporazione in Veneto Banca della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana (Carifac) e dunque, in ultima analisi, del suo ‘salvataggio’. L’ex numero uno del colosso di Montebelluna ora ai domiciliari (confermati due giorni fa dal tribunale del Riesame di Roma) venne premiato nella sezione ‘Economia, impresa e società’, nel corso della 15esima edizione del ‘Gentile’, nel 2011, che lo vide insieme, tra gli altri, al due volte premio Oscar Ennio Morricone, e ad Ernesto Olivero, fondatore del Sermig. Dice il professor Galliano Crinella, presidente dell’associazione che organizza sin dal ’97, la prestigiosa manifestazione con al suo attivo ha 92 premiati: «Non abbiamo ritenuto cassare il nome di Consoli così come il presidente della Repubblica non gli ha cancellato a tutt’oggi il titolo di Commendatore e l’Università di Venezia, ugualmente, non gli ha revocato la laurea ‘honoris causa’ conferitagli a suo tempo». Un forte riconoscimento all’attività, pure nelle attuali condizioni di crisi economica che ha investito l’ex fiorente Città della Carta e dell’Elettrodomestico, è venuto nel corso della conferenza stampa, questa mattina, al professor Crinella da parte di Barbara Pallucca, assessora alla Cultura della giunta Sagramola (sindaco assente, perché in partenza per la Svezia, alla cerimonia Unesco). Ed un doveroso apprezzamento al ‘padre’ del Premio, nella sua continuità, pure da Roberto Malpiedi, già segretario generale della Fondazione Carifac che anche stavolta con Fedrigoni, Faber, Ueber e Veneto Banca sono gli sponsor della manifestazione patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ministero dei Beni culturali, Regione Marche, Università di Urbino e Comune di Fabriano.
Galliano Crinella illustra i contenuti della cartella ‘Terra di Marca’ con la foto inedita di Mario Giacomelli (consegnata dal figlio agli organizzatori del Premio)
Per la Fondazione un altro generoso impegno dopo il successo nel 2014 (chiusura nel gennaio 2015) della mostra curata da Vittorio Sgarbi ‘Da Giotto a Gentile: pittura e scultura a Fabriano’ che vide 75mila presenze. Una grande mostra, costata certo non lievemente, la cui scia tuttavia non fu adeguatamente sfruttata dalla città intercettando importanti ritorni economici, turistici e commerciali che non fossero quelli della durata dell’evento. Tornando al premio il vicepresidente dell’associazione, il giornalista Carlo Cammoranesi, ha sottolineato la realizzazione di un sito nuovo di zecca www.premiogentile.com e i grossi sforzi economici ed organizzativi per celebrare il traguardo ‘storico’ dei vent’anni del ‘Gentile’. Il cui decennale vide un grande protagonista maceratese del cinematografia: Dante Ferretti – con un’intervista pubblica, in quell’occasione, a cura di chi scrive. Per quindici anni, inoltre, il simbolo del premio è stato ad opera di un altro importante nome maceratese nel mondo dell’arte: lo scultore Valeriano Trubbiani, amicissimo dello stesso Ferretti con il quale collaborò al film di Fellini “E la nave va” con location anconetana. Attualmente l’altorilievo di Trubbiani realizzato per Fabriano, è stato sostituito dalla ceramica dello scultore Raimondo Rosi: ‘Angelo della luce’. Un terzo maceratese è tra le firme di questa ventesima edizione: Agostino Cartuccia presente nella Cartella d’Arte ‘Terra di Marca’ tirata in cento copie. In cartella lo scritto di Bo sulle Marche (Il paese dell’uomo), prose poetiche di Eugenio De Signoribus, la nota critica di Nunzio Giustozzi, una foto inedita di Mario Giacomelli ed incisioni originali di Alfredo Bartolomeoli, Rossano Guerra, Sandro Pazzi, Riccardo Piccaroni, Alfredo Pirri, Athos Sanchini, Sandro Trotti e dello stesso Cartuccia.
Le devastazioni, le memorie del terremoto del 24 agosto torneranno a far capolino nel corso della cerimonia dell’8 ottobre prossimo all’oratorio attraverso la recitazione di Luca Violini. Che il 30 settembre, alle 21.15, nel ridotto del teatro Gentile (ingresso gratuito) sarà protagonista de ‘Il gabbiano Jonathan Livingston’. «Un’altra importante anteprima – dice Crinella- dopo quella, a luglio, di Urbino. Quando nella Casa natale di Raffaello abbiamo esposto le opere fotografiche di Mario Giacomelli, Giorgio Cutini ed Eros De Finis: ‘Le mie poetiche Marche’. Non voglio infine dimenticare l’impegno nel dare alle stampe ‘I Quaderni del Gentile’ dove sono presenti le ultime tre edizioni della manifestazione». La cui giuria è presieduta, tradizionalmente nell’orma di Bo, dal rettore di Urbino, Vilberto Stocchi. Componenti: Enrico Agabiti Rosei, Gabriele Alfonsi, Maurizio Benvenuto, Gian Mario Bilei, Carlo Cammoranesi, Galliano crinella, Giorgio Cutini, Eros De Finis, Eugenio De Signoribus, Silvia Mattioli, Marco Ottavia, Antonio Pieretti, Riccardo Remedi, Maria Teresa Veneziani.
Quest’anno, il ventennale è ispirato da un tema unico: ‘Laboratori di futuro’ pur appartenendo i premiati a sezioni diverse. ‘Officina marchigiana’ Moreno Cedroni; ‘Scienza, ricerca e innovazione’: Alberto Rizzoli; ‘Economia, impresa e società’: Alberto Magnaghi; ‘Carlo Bo per l’arte e la cultura’: Salvatore Settis; ‘Vite di italiani’ Barbara Stefanelli. «Per Magnaghi, presidente della società dei Territorialisti –afferma ancora Crinella- abbiamo fatto una riflessione in più in direzione di Fabriano, fino a pochi anni fa tra i primi distretti manifatturieri d’Italia ed ora in crisi. Dalla ‘lectio’ di Magnaghi ci attendiamo una ricetta, quella che lui ha definito già la ’coscienza dei luoghi’, la ripresa cioè delle attività tradizionali. Quella stessa da cui può venire una nuova alba per questo territorio». Che vide, nell’edizione n.6 del ‘Gentile’, nel 2002, premiato un manager che si chiamava Vittorio Merloni. Al suo fianco La Lega del filo d’Oro di Osimo; l’ex campione del mondo di motociclismo, il recanatese Franco Uncini ed un giornalista dal nome ancora denso di suggestioni: Enzo Biagi.
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