Il recupero della Sindone di Arquata
Un reperto storico e sacro messo in salvo per continuare a custodirne il valore nei secoli dei secoli. E’ salva la Sindone di Arquata, non una copia ma bensì un estratto dall’originale che è custodito a Torino. Il lenzuolo di lino che riporta la sagoma di Gesù, simile all’originale, e venerata nella frazione di Borgo, è stata recuperata oggi dalla chiesa di San Francesco, lesionata dal terremoto e non più sicura per custodire il prezioso reperto. Con l’aiuto dei vigili del fuoco, il telo è stato recuperato e ora verrà trasferito nella cattedrale di Ascoli Piceno, dedicata a Sant’Emidio, protettore dei terremotati. Alle 19 il vescovo Giovanni D’Ercole celebrerà una messa ad otto giorni dal sisma che ha devastato i due paesini ascolani (Arquata e Pescara del Tronto) interessando anche il Maceratese. La chiesa che la custodiva fino a dora è a rischio crollo. La Sindone è stata recuperata anche con l’aiuto dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio e dei tecnici del Mibact. Alle operazioni ha assistito la direttrice del segretariato regionale del Mibact per le Marche, Giorgia Muratori.
(Mar. Ve.)
Il sopralluogo in chiesa, prima del recupero
L’estratto della Sindone custodito nella chiesa di Arquata
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Spiegate (se lo sapete) che cosa significa “estratto dall’originale”.