La frattura alla base del piano di faglia sul monte Vettore (foto dal sito dell’Ingv)
A sei giorni dal terremoto che ha colpito anche il Maceratese, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia si allinea alla diagnosi del geologo di Unicam Emanuele Tondi. L’esperto, già il giorno successivo al sisma, aveva spiegato su Cronache Maceratesi cos’è successo alle 3,36 del 24 agosto, individuando nella faglia del monte Vettore, sui Sibillini, l’origine del terremoto che ha investito quattro regioni: Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche. Nel portale dell’Ingv viene indicato come «a sei giorni dall’inizio della sequenza sismica in Italia Centrale, l’analisi dei dati sismologici, geologici, geodetici, raccolti dalle reti di monitoraggio e dalle squadre di ricercatori e tecnici sul terreno ha permesso di ricostruire un primo quadro di dettaglio di quanto è accaduto». La faglia interessata si estende per 25-30 chilometri, tra i centri di Norcia, a nord, e quello di Amatrice, a sud. Una massa scrostale profonda, dalla superficie, di 10 chilometri.
Stando sempre ai dati raccolti dall’Istituto, lo spostamento è durato meno di 10 secondi anche se lo scuotimento avvertito dalla popolazione, alle 3,36, è stato maggiore, da uno a due minuti. Visivamente, dai dati satellitari, è stato possibile verificare che il settore ad ovest della faglia è stato ribassato durante il terremoto di 10-20 centimetri in superficie.
(Mar. Ve.)
Il geologo Emanuele Tondi
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Ha fatto benissimo l’INGV ad aspettare che tutti i dati, sia geofisici che geologici, concordassero per ufficializzare la notizia, forza ragazzi… buon lavoro!!!
Che il terremoto si sia originato da quella faglia era verificabile nel sito dell’ Istituto (www.ingv.it) dove fra le altre è facilmente rintracciabile la “mappa delle faglie del territorio nazionale”.
I geologi del gruppo EMERGEO dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia si sono subito attivati con diverse squadre che hanno raggiunto l’area epicentrale nelle ore immediatamente successive al terremoto.
Chiaramente le analisi che definiscono il “quadro di dettaglio dal punto di vista geologico” sono uscite alcuni giorni dopo.