Caos nomine anche per le medie,
Cgil: “Software sbagliato, un disastro”

SCUOLA - Diffusi oggi gli elenchi, il programma usato dal Ministero avrebbe di nuovo fatto male i conti tra punteggi e preferenze. Su circa 60 docenti una ventina destinata a trasferirsi fuori regione. Attese per il 13 agosto le assegnazioni per le superiori. Il segretario provinciale Renga: "Speriamo che vengano corretti gli errori"

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di Federica Nardi

Il software sbagliato del Ministero ha gettato nel panico centinaia di insegnanti marchigiani. E dopo il problema che ha colpito i maestri elementari, assegnati fuori regione in base a calcoli ancora tutti da chiarire (leggi l’articolo), ora è il turno delle medie, dove il caos trasferimenti «si è ripetuto con ulteriori errori». A dirlo è Antonio Renga segretario generale della Flc Cgil di Macerata: «Ormai è evidente che il programma ha sbagliato e che non ha rispettato punteggi e l’ordine delle preferenze. Un disastro». Secondo i primi dati diffusi dal Ministero le nomine per le medie riguardano nella provincia di Macerata circa 60 insegnanti. A dover fare le valigie verso Veneto, Umbria, Toscana, Emilia e Abruzzo dovrebbero essere una ventina. Anche in questo caso il software avrebbe mescolato le carte, rendendo indecifrabile il criterio di assegnazione. Dietro le formule per calcolare i punteggi c’è la vita di chi per anni ha lavorato vicino casa, ha figli, una famiglia, un matrimonio difficile da vivere a distanza. Fattori che gonfiano il punteggio e dovevano garantire in qualche modo un’assegnazione vicino alla propria provincia. Promesse disattese perché, scorrendo i dati, non sono pochi i casi di punteggi bassi scampati al trasferimento. Mentre tanti, pur avendo punteggi elevati, ora sono posti di fronte a una scelta che li condizionerà per i prossimi tre anni.

A sinistra Antonio Renga

A sinistra Antonio Renga

In tutto questo «il Ministero non fa un centimetro indietro – dice Renga – non ammettono l’errore, è inquietante. Il ministro Giannini ha detto che ci sono errori si può fare ricorso». Ma tra ritardi e incertezze «il rischio maggiore è per gli alunni di queste scuole». Dato che «le domande per chiedere il riavvicinamento alla provincia si dovevano aprire giovedì scorso e invece il Ministero ha fatto sapere solo oggi con poche righe che si apriranno domani». Insomma contando i tempi della burocrazia «gli insegnanti assegnati fuori regione verranno a sapere se devono trasferirsi o possono restare ad anno scolastico iniziato». Stesso discorso per la nomina dei precari che con buona probabilità «andrà a finire a ottobre. Gli altri anni queste operazioni ad agosto erano già concluse». La speranza dei sindacati è che, in vista dell’assegnazione delle superiori attesa per il 13 agosto «il Ministero corregga gli errori per elementari e medie e non faccia un altro disastro».



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