Lo svincolo dalle foto di Sandro Menchi
di Maurizio Verdenelli
Raggelante, al telefono, Guido Perosino. L’Anas, cioè la Quadrilatero, non sarebbe mai entrata nell’orbita di… Giove. Nessuna possibilità per uno svincolo, neppure piccolo piccolo sulla superstrada a Muccia, all’altezza dell’ormai ben nota località (leggi l’articolo) che con il più grande pianeta del nostro sistema solare ha in comune il nome. La telefonata, lunedì scorso, ha avuto l’effetto di far raddrizzare i (pochi) capelli in testa al destinatario: il presidente della Provincia, Antonio Pettinari. Che ha esclamato: ‘Fermi tutti! Lo svincolo si farà in ogni caso ed in ogni modo”. Cos’era successo ancora nel nome della maremonti in attesa dell’arrivo di Matteo Renzi, confermatissimo il 28 luglio? A mettere, peraltro con ogni buona intenzione, i bastoni tra le ruote della Quadrilatero era stata la stessa amministrazione comunale di Muccia, uscita dalle urne di giugno. «A queste condizioni –ha detto il presidente della società Quadrilatero a Pettinari – tutti gli accordi di maggio saltano».
Antonio Pettinari
L’accordo era quello del giorno dieci maggio (leggi l’articolo) che aveva visto riuniti Perosino, Pettinari, tecnici e sindaci dell’Alto Maceratese per un patto che prevedeva l’apertura di uno svincolo ‘a modalità provvisoria’ a Muccia collegando così la statale 209 Maddalena-Visso e quindi l’entroterra marchigiano e umbro-laziale. L’imprevisto era quello che ‘incautamente’ eppure in buona fede aveva all’improvviso prefigurato la nuova giunta muccese alla guida del neoeletto sindaco Mario Baroni. Che, senza perdere tempo, aveva inviato alla Quadrilatero una proposta finalizzata ad un tracciato ‘migliorativo’ in riferimento all’attracco previsto. Appena 50 metri in un totale di 900 (‘anche meno’ dice ora Pettinari) dell’intero tracciato. Ma cinquanta metri bollenti a causa dell’estrema brevità dei tempi a disposizione per la realizzazione e la pratica stessa dell’operazione. Il terreno sul quale sarebbe dovuto deviare ‘migliorativamente’ l’attracco, insiste infatti su una proprietà privata. Un terreno ad ‘alto rischio’ (per così dire) archeologico: l’intera area è stata a lungo bloccata, come si ricorderà, dalla Soprintendenza a causa del rinvenimento di una splendida villa romana. Rappresentava dunque un salto nel buio, quel progetto: un ‘salto’ che la Quadrilatero non si poteva consentire. Da qui la telefonata Roma-Macerata.
«Fermi tutti» ha tuonato Tonino Pettinari. Al suo grido, stamattina sono accorsi Perosino, i suoi tecnici, gli amministratori comunali di Pievetorina (Alessandro Gentilucci, sindaco di Pievetorina e presidente della comunità montana) Visso, Ussita, Pievebovigliana, Pettinari e lo stesso Baroni. Che ha mostrato, al solito, buon senso pratico rinunciando, come Salomone e non come il ‘patrono’ di Muccia, Muzio Scevola al progetto in extremis, per il bene superiore di uno svincolo pure ‘a modalità provvisoria’. «In ogni caso, i soldi per lo svincolo vero e proprio ci sono: sono quelli del finanziamento del maxilotto2 Ancona-Perugia e della Pedemontana delle Marche. Anzi, i lavori per Muccia partiranno in contemporanea con quest’ultima grande opera» annuncia, gongolante, Pettinari. Il gruppo è stato raggiunto, verso mezzogiorno, dal sindaco di Civitanova, Tommaso Claudio Corvatta. Che, insieme con Pettinari e Perosino, ha viaggiato sulla superstrada fino a Foligno. Si può dunque dire, in conclusione, che i due poli si sono toccati: Civitanova, tramite il suo primo cittadino, ha dunque raggiunto per la prima volta la città umbra. Un giorno storico seppure non ufficializzato, dunque per la maremonti. «La superstrada è un immenso cantiere dove si lavora davvero alacremente, le gallerie vengono riempite. E il manto stradale, all’interno di queste, appare come un biliardo da campionato del mondo. Una ditta tedesca ha provveduto a fresarne perfettamente il tappetino. Una meraviglia» testimonia Tonino Pettinari, ormai riconosciuto profeta della viabilità maceratese.
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Un abbandono estivo sul bordo d’una superstrada potrebbe essere un’idea.
Per Civitanova che si dice Sign. Sindaco?? Rotonde funamboliche, sottopassi faraonici quanto distruttivi come sono andati a finire??? Su forza mettiamola in pratica sta democrazia partecipata tanto sbandierata. Ci aggiorni qualche volta che delle geniali sorprese ne abbiamo piene le………..tasche.
…Avete fatto i sondaggi, per il sottopasso in via Carducci a Civitanova, più di due mesi fa. Embè??? Allora???
Cosa ci avete capito?? Gira voce che il progetto presentato non sia più conforme, è vero?? Metta fine a ste leggende metropolitane e faccia davvero a conoscere ai cittadini la situazione o non si può e a noi comuni mortali ci si chiama in causa solo quando c’è d’andare alle urne?????? Basta!!!!
Caro Verdenelli non ci propini favole di comodo: La Villa Romana di cui lei parla non è certo sulle proprietà per lo svincolo di Muccia, ma molto più su ed è già stata ricoperta senza dargli il giusto valore, così come è stata distrutta e occultata la strada romana che correva lungo la pista di servizio che è costata soldi e che ora ne costa altri per il ripristino e su cui nessuno dice nulla, tanto sono soldi pubblici. Così come nessuno dice nulla sullo svincolo provvisorio di Muccia che sarebbe dovuto servire, o serve, visto che il suo articolo non fa molta chiarezza, a coprire le inefficienze di quadrilatero e val di chienti, non tanto dei sindaci che, svegliatesi molto tardi dal torpore delle chiacchiere di Romozzi e compagnia, hanno cercato di non danneggiare ulteriormente il territorio. Se vuole tutti i dettagli sugli scavi che ho seguito da vicino all’epoca come capogruppo di minoranza, mi venga a trovare e le dico la verità sullo svincolo provvisorio di Muccia per il quale, ieri, ho dovuto far perdere mezza giornata in comune ai miei avv.ti Bommarito e Fusari. Documentiamoci e scriviamo una volta per tutte la verità. A sua disposizione con l’autorizzazione ai miei avv.ti di dargli il mio cellulare e a Cronache Maceratesi il mio indirizzo fisico e di posta elettronica. Tanto le dovevo.
Gentile Signora Torquati
sono un semplice cronista (dall’agosto 1967) non un politico che tenta, attraverso la ‘fabula’, di cambiare le carte in tavola. Riferisco dunque ciò che vedo e che sento, con spirito intellettualmente libero e sempre dalla parte del Cittadino, mio unico e vero ‘padrone’. Non ne ho voluto altri in 49 anni, mi creda. E dunque, quando riferisco del ‘rischio blocco’ (da parte della Soprintendenza) in ordine al nuovo progetto, poi ritirato, della giunta Baroni per lo svincolo di Muccia, non lo faccio a titolo personale, ma appunto da cronista. Proprio quel rischio insieme ad altri (la proprietà privata da espropriare) stava inducendo il dottor Guido Perosino, presidente della Quadrilatero, e i suoi tecnici a fermare i lavori per l’attracco alla superstrada. Quel rischio obiettivamente c’era considerando che in zona (un pò più in là, un pò più in qua) gli archeologi avevano fatto importanti scoperte.
Naturalmente resto a Sua disposizione per ulteriori, informazioni in merito. I miei cassetti (anche mentali) sono tradizionalmente vuoti di carte: da quando faccio questo mestiere non ho mai nascosto nulla al ‘mio caro padrone’ di cui resto, alla maniera del ‘700, servitore devotissimo: il Cittadino.
Cordialmente