Rapporto Symbola:
turismo culturale al top nelle Marche,
cresce l’occupazione in provincia

MACERATA - Le anticipazioni sul rapporto "Io sono cultura 2016" che sarà presentato martedì a Unimc durante il festival della "Soft economy". VIDEO

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Fabio Renzi, segretario generale di Fondazione Symbola, commenta i dati del rapporto nella sala Guizzardi della camera di Commercio
Fabio Renzi_Foto LB

Fabio Renzi

 

di Gabriele Censi

(foto di Lucrezia Benfatto)

Buone notizie dal rapporto 2016 ‘Io sono cultura’ di Fondazione Symbola e Unioncamere che evidenzia una leadership della regione e della provincia di Macerata nel sistema produttivo culturale e creativo. Le Marche sono la prima regione italiana per incidenza della spesa turistica culturale sul totale della spesa turistica attivata dal suo territorio. Macerata sta sopra la media regionale nella percentuale di valore aggiunto. Il 6.1% della ricchezza complessiva in Italia proviene dal settore, nelle marche è il 6,2%, in provincia il 6,3%.  Ancora più evidenti i dati per quanto riguarda il valori dell’occupazione: 6,1 Italia, 6,6 Marche e 7% Macerata.

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Presenti anche il sindaco Romano Crancini e il direttore artistico dello Sferisterio Francesco Micheli


Il rapporto sarà illustrato martedì prossimo a Macerata nell’aula magna di Unimc in apertura del festival delle qualità italiane “Soft economy” che si sposta poi a Treia dove anticipa il tradizionale week end con il seminario estivo di Symbola.
Dopo la presentazione di ieri a Roma con il ministro Dario Franceschini oggi nella sede della camera di Commercio, ne hanno parlato il presidente Giuliano Bianchi, il segretario generale di Symbola Fabio Renzi, sindaco e vicesindaco di Macerata, Romano Carancini e Stefania Monteverde con il direttore artistico del Macerata Opera Festival Francesco Micheli, il presidente di Unioncamere Marche Graziano Di Battista e la deputata della commissione Cultura Irene Manzi.

Alessandro Rinaldi_Foto LB

Alessandro Rinaldi

Alessandro Rinaldi di Unioncamere ha illustrato i dati relativi alla provincia: “Quella culturale è una realta multiforme e articolata, di difficile classificazione, oltre al cosiddetto “core” che occupa 917 mila persone  c’è un segmento “creative driven” di 577 mila occupati in settori che interagiscono con il core (le professioni che sono a servizio delle altre imprese come nel caso del calzaturiero che commissiona il filmato promozionale)”. Macerata si trova nella top 20 delle province italiane (12esima per occupazione). Le migliori performance sono il terzo posto nella musica (podio tutto marchigiano con Ancona e Ascoli)e il 9° posto nel design (dove Fermo è al primo in Italia). Buono anche il dato sul trend degli ultimi 5 anni con un +0.43% nel “core culturale” e lo 0,38% nell’occupazione. Le imprese femminili sono quasi il 20% del totale mentre quelle giovanili il 10%.  Il valore della spesa turistica attivato ammonta a 29,1 miliardi (37,5%) in Italia. Nelle Marche la percentuale raggiunge il 51,3% (circa un miliardo di euro) e a Macerata addirittura il 63.1% (sesta in Italia). Fabio Renzi commentando la riorganizzazione degli enti camerali chiede che non vengano penalizzati i territori e i piccoli comuni  che più hanno bisogno dell’intervento degli enti istituzionali.

Giuliano Bianchi_Foto LB

Giuliano Bianchi

In ambito regionale nel 2015 sia per valore aggiunto (2,2 miliardi, 6,2% di incidenza sul totale dell’economia regionale contro una media nazionale del 6,1%), che per occupazione (42,2 mila unità le Marche si collocano sempre al di sopra della media nazionale e sono al secondo posto in Italia, dietro alla Valle d’Aosta, per crescita della quota del valore aggiunto legato alla cultura sul totale dell’economia regionale.  Nel caso dell’occupazione, l’incidenza nel periodo è cresciuta di 0,26 punti. La crescita di peso del settore nel periodo 2011-2015 è dovuta soprattutto alla componente più direttamente legata alle attività culturali e creative. La crescita di incidenza del cuore del Sistema produttivo culturale e creativo sul totale dell’economia regionale, infatti, conferma le Marche al secondo posto in Italia sia per il valore aggiunto (+0,34 punti percentuali) che nell’occupazione (+0,25 punti percentuali). E a beneficiare di queste dinamiche è soprattutto il turismo: “L’effetto moltiplicatore della cultura sul resto dell’economia nelle Marche – sottolinea il rapporto – è assolutamente allineato a quanto avviene a livello regionale: per ogni euro prodotto dal Sistema Produttivo Culturale e Creativo se ne attivano altri 1,8 nel resto dell’economia. I 2,2 miliardi di valore aggiunto generati in regione dal Spcc, quindi, ne stimolano altri 3,9, per arrivare a 6,1 miliardi prodotti dall’intera filiera cultura, equivalenti al 17% del valore aggiunto regionale.”

 

 

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