Il teatro romano Helvia Recina
di Donatella Donati
Schedato come sito archeologico della città di Macerata, il teatro romano di Helvia Recina è in uno stato di completo abbandono. Ieri mattina un gruppetto di turisti che voleva visitarlo s’è trovato di fronte una recinzione metallica con la scritta “Vietato l’ingresso”. Occhieggiando con difficoltà all’interno, si vedono rigogliose sterpaglie in mezzo alle rovine e si fa fatica a trovare un punto d’osservazione, a causa del traffico stradale. Uno dei componenti del gruppetto ha cercato di chiedere informazioni a qualche abitante nelle casette adiacenti. È riuscito ad avvistare soltanto un musulmano con un copricapo, intento a leggere un libro in caratteri arabi, e non l’ha voluto disturbare. Ha telefonato allora al numero della biglietteria di Palazzo Bonaccorsi, che lo ha indirizzato alla Pro Loco, fornendo un numero di cellulare dal quale, nel corso di un’ora, non ha risposto nessuno. Il gruppetto si è arreso e non ha potuto così vedere il teatro, che viene descritto ancora attraente per una parte delle sue strutture e tale da ricordare per l’ampiezza del pubblico che può accogliere (circa duemila persone) i cittadini di una località, Helvia Recina, prospera e attiva nel II secolo dopo Cristo. Macerata, città della cultura, dice il nostro sindaco, e si impegna molto per dimostrarlo. Dovrebbe perciò gettare uno sguardo anche alla periferia di Macerata, di cui fa parte Villa Potenza, per sfruttare la bellezza di resti non tanto frequenti nelle Marche, e tali però da attestare una continuità col mondo latino. Un appello anche alla Provincia, e al presidente del sistema museale, al quale va chiesto come mai un sito così importante sia stato abbandonato. Specialmente d’estate, potrebbe essere luogo di spettacoli musicali e teatrali, individuando soprattutto un accesso riconoscibile e sicuro. I gioielli di casa non vanno buttati via, in nome di quelli che vengono da fuori, come certi cibi del cui odore il centro città è pieno, mentre si sente tanto la mancanza di un luogo d’aggregazione di artisti del teatro e della musica, che non hanno una sede. Intanto si potrebbe aprire la possibilità di qualche visita archeologica e per questo invitiamo l’Archeoclub a occuparsi del teatro romano che, così come è stato visto e come ci è stato riferito da un componente di quel gruppetto, versa in condizioni indegne.
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Questa cosa è gravissima, fare troppe passerelle annebbia la mente…
Vale brutta esperienza?
Purtroppo il teatro romano non è incluso nel prossimo pellegrinaggio… Lo fosse stato avrebbero già tagliato l’erba e rimesso a posto ogni mattone
Ciò mi indigna molto! Non si può lasciare questo sito nel più completo degrado
Proprio oggi stavo esaminando in biblioteca le diverse foto scattate da Balelli ai folti gruppi di turisti che negli anni 30 visitavano il sito archeologico di Recina, perfettamente tenuto in condizioni di totale fruibilità. Purtroppo anche i nostri amministratori preferiscono ancora le inaugurazioni alle manutenzioni.
« Tutto sarebbe donato a chi rinunciasse a se stesso assolutamente, anche per un solo istante. »
(Meister Eckhart)
Se il teatro romano di Helvia Recina appartiene al comune di Macerata, se ne deve occupare il vicesindaco Stefania Monteverde, assessore alla cultura, beni culturali, turismo Se mancano i mezzi finanziari, denunci la mancanza; se non è in grado di risolvere il problema, si dimetta, altrimenti diventa anch’essa responsabile dell’abbandono e del degrado.