Notte di follia in via Giacosa,
escalation di violenza
ai margini della società

La guardia di finanza sorveglia P.P. il 41enne straniero fuori dall’abitazione

di Laura Boccanera

(foto Federico De Marco)

E’ stato dimesso questa notte dal pronto soccorso B.M., il civitanovese 41enne protagonista della lite di ieri sera in un appartamento di via Giacosa (leggi l’articolo). I medici gli hanno dato una prognosi di 7 giorni per le ferite riportate alle braccia.

E’ andato in scena ieri sera l’ennesimo capitolo di una storia i cui protagonisti sono persone che vivono ai margini della società, una storia di disagio e di violenza. Tutto è cominciato con l’accoltellamento alla stazione. La furiosa escalation di violenza, che da poco più di una settimana sta interessando un gruppetto di persone note negli ambienti della tossicodipendenza come assuntori di stupefacenti, ha avuto ieri sera il suo apice. Surreale l’atmosfera nella zona residenziale di villa Eugenia. Qui ci sono villette e abitazioni multifamiliari immerse nel verde di giardini e orti, ma ieri sera la strada era blindata da polizia, carabinieri e guardia di finanza. In strada, i responsabili di questa storia di disagio entravano e uscivano dalla casa al civico 52 . Quattro le persone interessate, due uomini e due donne.

I sanitari riescono dopo un’ora e mezza a calmare il 41enne e a portarlo in ospedale

L’ambulanza sporca di sangue

Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire cosa sia successo ma è difficile fare chiarezza dai racconti dei testimoni, tutti in evidente stato di annebbiamento psico-fisico. La polizia non è neanche sicura che l’aggressione ci sia stata ed è possibile che B.M si sia ferito da solo all’interno della casa. Con le braccia sanguinanti ha poi aggredito il suo rivale P.P., lo straniero 40enne già noto alle cronache, anche lui all’interno dell’abitazione. A cercare di dividerli la fidanzata del civitanovese che è stata condotta in ospedale, ma non ha riportato alcun tipo di lesione ed era solo sporca del sangue del compagno. Difficile anche per gli operatori del 118 riuscire a sedare la follia di B.M. . Solo dopo un’ora abbondante si è riusciti a bloccare l’uomo in sicurezza e consentire agli operatori sanitari di controllarne lo stato di salute e di metterlo sulla barella per portarlo in ospedale. In un primo momento infatti l’automedica e l’ambulanza della Croce verde sono state aggredite con calci e pugni e i volontari sono stati costretti a chiudersi dentro per non rischiare a loro volta di venire aggrediti.

L’abitazione di via Giacosa

L’abitazione, teatro della notte di follia, è di proprietà di un’altra donna, la quarta protagonista della storia, anche lei nota negli stessi ambienti. I vicini di casa riferiscono di una situazione divenuta insostenibile, con grida, liti e scarse condizioni sanitarie all’interno della villetta. I quattro vivono lì senza luce e senza acqua (sono state staccate le utenze) e fino a qualche tempo fa l’abitazione era nota come centro di spaccio, poi debellato.

I residenti raccontano di gente che entra ed esce, bici rubate, schiamazzi ed episodi di violenza che con difficoltà vengono tenuti sotto controllo e anche di dispetti ai vicini. Nell’ultima settimana dopo l’accoltellamento alla stazione la polizia è intervenuta di nuovo per placare gli animi fra il 40enne e la sua compagna nella zona Cecchetti, dove con grida e urla avevano destato l’attenzione dei passanti. Solo lunedì i carabinieri avevano sequestrato un altro coltello (leggi l’articolo) rispetto a quello usato alla stazione allo straniero. Al momento non ci sono denunce verso nessuno.