di Sara Santacchi
Il brutto tempo non dà tregua ai giorni di festa e sembra essere talmente dispettoso da tornare a interessare un’altra giornata tradizionalmente dedicata alle gite fuori porta. Dopo aver caratterizzato il ponte del 25 aprile quando si è registrato addirittura il ritorno della neve in montagna (leggi l’articolo), per il Primo maggio la situazione non dovrebbe essere troppo diversa rispetto a quella dell’ultimo fine settimana. Piogge abbondanti e temperature al di sotto della norma saranno gli ingredienti della festa dei lavoratori. L’instabilità di questi giorni troverà culmine proprio tra domenica e lunedì: “Si registreranno abbondanti piogge e un abbassamento delle temperature diurne che non supereranno i 12 e 13 gradi – spiega Redo Fusari dell’Osservatorio geofisico di Macerata – In montagna sopra i 1200 e 1500 metri tornerà anche la neve come è accaduto nei giorni scorsi”. Piogge abbondanti tanto che se nel mese di aprile le precipitazioni sono state nella norma, in questi due giorni saranno quasi il doppio: “Il quantitativo di pioggia sarà superiore a quella caduta fino a oggi – continua Fusari – Poi da martedì si registrerà un graduale e lieve miglioramento”.
Redo Fusari dell’Osservatorio Geofisico di Macerata
Dunque ancora maltempo, risultato di un vortice ciclonico che darà vita anche a temporali per 36 e 48 ore: “Si sta formando una zona di alta pressione in occidente e verso i Balcani – spiega Fusari – Tra queste due depressioni s’insedierò aria polare dal quale contrasto scaturiranno le condizioni di brutto tempo e pioggia. Il vento da nord e nord est, inoltre, incentiva l’abbassamento delle temperature che quindi saranno al di sotto della norma del periodo. La situazione andrà migliorando la prossima settimana – conclude Fusari – ma non è escluso un ulteriore peggioramento nel successivo fine settimana”.
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Stamo a casa,no problem.
Ce manca solo che grandina
Tanto viene di domenica
io inizio a fà la macumba….
Approfittiamo oggi, per fare una bella passeggiata e poi Domenica a casa.L’Osservatorio Geofisico di Macerata è difficile che sbagli.
Da quando il Primo Maggio è diventata la festa dell’ex lavoro, solitamente festeggiato da milioni di disoccupati, cassaintegrati in attesa di andare in mobilità e poi alla caritas, ex lavoratori già in mobilità e poi tutti gli artigiani, piccoli imprenditori, commercianti, ecc, vengono castigati spesso dal tempo inclemente che incurante dei loro problemi, scaricano dal cielo tutto quello che possono, in maniera che dopo la festa il tempo ritorni magnifico. Sì, ma solo il tempo, per il resto non sarà cambiato niente neanche nella testa di qualche politico che continuerà a mentire spudoratamente parlando di occupazione, aumento della produzione e altre fantasticherie, pensando che gli italiani siano ancora presi dalla scoperta della ruota.
Ha ragione Sauro Micucci, ormai non è più festa ma un giorno come un altro, la si può chiamare Festa di Primavera, laicamente, mentre per la Chiesa inizia la Festa della Madonna da sempre.