L’ingresso del Cinema Italia
Antonio Pettinari, presidente della provincia di Macerata
di Federica Nardi
Il Cinema Italia di Macerata è in cerca d’autore. Dopo la chiusura lo scorso ottobre (leggi l’articolo), la Provincia (che è proprietaria della struttura) sta cercando un nuovo soggetto esterno a cui assegnare in concessione la gestione della struttura, per anni gestita dall’associazione Nuovo Cinema. L’obiettivo: una programmazione che faccia l’occhiolino al grande pubblico per rilanciare l’immagine dello storico cinema maceratese. Il bando per l’assegnazione parte da una base d’asta per il canone di circa 12 mila euro l’anno e la concessione durerà per 7 anni (rinnovabili). A una condizione: il nuovo gestore dovrà investire 85 mila euro (detraibili dal canone) per la completa digitalizzazione dell’impianto di proiezione del cinema Italia.
La sala del cinema Italia
Una decisione che nasce dalla consapevolezza dell’ente di non poter gestire direttamente il cinema e allo stesso tempo dalla necessità di riaprire alla città un luogo strategico per la vitalità culturale del centro storico. Il nuovo gestore dovrà «rilanciare l’immagine del Cinema Italia attraverso una programmazione attenta e di qualità, incentrata su prodotti cinematografici di prima visione che siano di richiamo per il grande pubblico, così da cercare di recuperare la competitività rispetto ai collaudati multiplex», spiega la Provincia nel provvedimento. Allo stesso tempo saranno previsti «altri tipi di eventi (rassegne a tema, eventi musicali, convegni) – si legge nel testo della delibera – in modo da arricchire ulteriormente l’offerta culturale nella cornice del centro storico». A febbraio anche Giuseppe Cerolini, patron della Civitanovese, aveva presentato in Provincia un progetto per rivitalizzare il Cinema Italia nell’ottica di renderlo uno “Sferisterio al coperto” (leggi l’articolo).
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