La sezione maceratese dell’associazione Mutilati e invalidi di guerra e fondazione ha visitato nei giorni scorsi il campo di internamento di Urbisaglia, allestito a “Villa Giustiniani Bandini”.
Il campo entrò in funzione il 16 giugno del 1940 ed aveva una capienza di circa cento posti, occupati da ebrei italiani (considerati pericolosi per motivi politici) da antifascisti e da sloveni.
Tra gli abitanti del posto e gli internati si instaurò un buon rapporto, tanto che ancora oggi i parenti dei prigionieri vengono a visitare questo luogo di cui si parla nelle lettere inviate ai propri congiunti.
Gli arrivi e le partenze si susseguirono fino al settembre del 1943, poi furono tutti trasportati al campo di concentramento di Fossoli (provincia di Modena) e successivamente nei campi di sterminio tedeschi.
Per ricordare i caduti della prima e seconda guerra mondiale, il gruppo ha visitato il “Museo della Guerra e delle uniformi” di Urbisaglia, e ha deposto una corona d’alloro alla presenza del sindaco della città Francesco Paolo Giubileo.
Oltre a numerosi soci dell’associazione erano presenti la presidente dell’associazione Vittime civili di guerra Sandra Vecchioni e il bersagliere di Potenza Picena Mario Barbera.
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