Tensioni per il caso Rossi,
la proposta Corvatta non convince

CIVITANOVA - La riunione di maggioranza non ha sciolto la fuoriuscita del consigliere di Uniti per cambiare. Il sindaco è per l'uscita dalla lista ma senza il ruolo di capogruppo. Upc rimarrebbe solo con Costamagna. Malcontento sul possibile reintegro di De Vivo

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consigliere pierpaolo rossi - civitanova

Pier Paolo Rossi

di Laura Boccanera

Maggioranza tesa ieri sera a Civitanova nella riunione che doveva risolvere il problema relativo alla fuoriuscita di Pier Paolo Rossi da Uniti per cambiare e ricomporre l’unione interna (leggi l’articolo). In realtà la convocazione doveva affrontare la questione bilancio, ma prima di parlare di contenuti il sindaco Tommaso Corvatta ha dovuto tessere le fila per far tornare l’armonia fra i suoi. Una missione non proprio compiuta. Su quanto emerso le bocche oggi erano cucite. Tra detti e non detti e sussurri emerge una soluzione che prevederebbe l’uscita di Rossi dal gruppo consiliare pur rimanendo in maggioranza senza il reintegro del consigliere Livio De Vivo in Upc che resterebbe con il solo Costamagna. Il sindaco fa sapere che il clima appare più sereno, ma i bene informati scommettono che si tratti solo di una calma apparente. La sintesi pensata dal primo cittadino sarebbe quella di un Rossi fuori da Upc (come lui stesso aveva chiesto), ma che rinuncia al ruolo di capogruppo (come invece Upc aveva chiesto) anche se non è chiaro ancora bene dove confluisca. Un boccone che pare Rossi non sia troppo disposto a mandar giù. Ancora in stand by Livio De Vivo che sponsorizzato da Costamagna e dai suoi per il rientro in maggioranza, risulta invece ancora indigesto a Pd e agli altri componenti della maggioranza. Nessuna novità invece per la questione posta da Piero Gismondi sul cda della nuova municipalizzata che è stata rinviata ad una nuova discussione.



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