di Laura Boccanera
Liceo Stella Maris, il Tar dà ragione al Comune di Civitanova. Dovrà lasciare la sede di via Saragat all’istituto scolastico Regina Elena. Il tribunale amministrativo mette fine alla querelle intercorsa fra la cooperativa Consapevolmente che gestisce il liceo paritario per le scienze umane e il Comune che con una delibera annullava la concessione in comodato d’uso gratuito dei locali di Fontespina (leggi l’articolo). Secondo il giudice «la concessione in uso dei locali in favore della cooperativa ricorrente è avvenuta in assenza di qualsivoglia valutazione circa la legittimità di tale concessione, in particolare, oltre alla possibile violazione delle norme sulla concorrenza fra operatori privati, rileva il fatto che il Comune si era assunto l’onere finanziario relativo alle utenze; questi benefici non sono compatibili con la natura di operatore commerciale che deve essere attribuita alla cooperativa ricorrente (gli studenti che frequentano il Liceo “Stella Maris” pagano una retta di iscrizione)». L’amministrazione per ora lascerà la cooperativa all’interno della struttura scolastica fino alla fine dei corsi e dal prossimo anno scolastico richiederà lo sgombero dei locali e il liceo dovrà trovare una nuova sede rinunciando al comodato d’uso gratuito. La cooperativa dovrà pertanto trovare una nuova sede. Il giudice ha smontato nell’analisi tutta la memoria difensiva del liceo e seppur biasima i toni utilizzati dal dirigente scolastico nei confronti del liceo paritario ritiene del tutto legittima la delibera della giunta comunale. «Né l’invocazione di un legittimo affidamento, né la semplice allegazione di disagi organizzativi o altri inconvenienti analoghi avrebbero potuto far prevalere l’interesse individuale del liceo paritario – si legge nella sentenza – il Comune ha comunque ben tenuto presenti le suddette esigenze della cooperativa ricorrente, nel momento in cui aveva previsto la possibilità di concedere in uso altri locali, sia pure a condizioni diverse dal passato. Concludendo, i provvedimenti impugnati sono da ritenere legittimi. Il giudice ha inoltre rigettato anche la richiesta di risarcimento da parte della cooperativa». Il comune era difeso dall’avvocato Mario Perugini, per la cooperativa Consapevolmente i legali Maurizio Miranda e Gianluca Aliscione.
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