Musicultura, cala il sipario
sulle audizioni live

Il 9 aprile a Recanati il concerto dei finalisti con Luca Barbarossa e Radio Uno Rai

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Paolo Jannacci

Paolo Jannacci

Paolo Jannacci ospite d’onore del terzo week end delle audizioni live ha letteralmente rapito il numeroso pubblico della Filarmonica con una magistrale esibizione pianistica incantando i presenti con “Parigi“ di Paolo Conte, “Come è difficile” di Luigi Tenco ed e con “Musical” dell’indimenticabile papa Enzo Jannacci, uno dei più grandi artisti italiani di sempre, una canzone che Paolo convinse il papà a pubblicare dopo ripetute insistenze. A chiudere l’esibizione tra gli scroscianti e infiniti applausi del pubblico “L’Armando”. Jannacci ha poi speso parole bellissime per Musicultura, “una vetrina per tanti giovani talenti, un patrimonio della cultura italiana. E’ importante che ci siano persone che si impegnano per tenere in vita e rafforzare quella che è una vera e propria oasi protetta della canzone d’autore e io li ringrazio per questo”.

Con il rush finale degli ultimi 16 concorrenti in gara si sono chiuse le audizioni live di Musicultura 2016. La canzone di Fanigliulo, scelta come sigla delle affollatissime serate, riassume bene la maratona musicale che in questi ultimi tre week end ha visto l’esibizione di 46 concorrenti, la consegna di nove premi “Gradimento del Pubblico” e otto “En Certain Regard”, le emozionanti esibizioni degli amici di Musicultura: Enzo Gragnaniello, Zibba e Paolo Jannacci, e il sold out del teatro della Filarmonica di Macerata per tutti i 9 giorni .

 

Simone Cicconi

Simone Cicconi

In particolare nell’ultimo week end di audizioni sul palcoscenico della Filarmonica tra  i sedici concorrenti finali è tornato il maceratese Simone Cicconi, già vincitore dell’edizione 2013, applauditissimo dal pubblico. “Viaggiare significa curare la mia perenne inquietudine” ed è un gran bel viaggio rock quello che il maceratese Cicconi ha proposto. Assolutamente coinvolgente ed arricchita da una rabbiosa ironia la performance dell’artista che, spalleggiato dai talentuosi musicisti della Kletzmer Band, ha toccato temi personali che diventano universali, come “l’emigrazione nell’Europa Unita”. Trascinante il finale hard rock di “Simone si è incazzato”, con convincenti riff chitarristici ed una poderosa sezione ritmica. Un “musicista nomade”, Simone Cicconi, che dopo aver cominciato la sua carriera nel mondo delle colonne sonore, lo scorso anno ha pubblicato il suo primo disco da solista, “Troppe note”.

Ribuoli1

Roberto Ribuoli

Ultimo marchigiano in gara Roberto Ribuoli della provincia di Pesaro – Urbino che ha proposto tra i brani “Bassa stagione” e “L’amore retorico” testi intimi in un set musicale basato su sonorità elettroniche, un mezzo che l’artista usa per raggiungere sonorità e suggestioni degli anni 60. Flessibili le vite lavorative, flessibili gli amori nella poetica musicale di Roberto Ribuoli una disincantata critica alla flessibilità che ha convinto il pubblico anche con l’intelligente leggerezza dei suoi testi. “Ogni canzone è scritta con un intento, più che per ambizione” ha dichiarato il cantautore marchigiano.

CATALDO PREMIO

Gianfrancesco Cataldo premiato da Antonio Pettinari

Concia Lucente + Colandrea

Emanuele Colandrea premiato da Lucente Concia

A vincere l’ambito riconoscimento della commissione di ascolto “Un certain regard” per le migliori esibizioni delle tre serate: Flavio Secchi, Emanuele Colandrea, e Gianfrancesco Cataldo. Una voce calda ed ispirata che accompagna, suadente, un viaggiatore in un’auto che si muove accarezzata da un dolce sole primaverile è la voce del cantautore sardo, Flavio Secchi, vincitore dell’ ”En Certain Regard” di venerdì 26 febbraio che, accompagnato da bravissimi musicisti, ha raccontato di una compagna di vita che c’è sempre, e di un’ assenza lacerante, quella di un amico fraterno che non c’è più. L’artista isolano, che nel 2013 ha pubblicato il suo primo album cantautorale “Flavio Secchi & the Hall Kitchen”, nel 2014 si è aggiudicato il “Premio La Compagnia”. Grande attenzione ai testi da parte di Flavio, che si fa valere anche come poeta, come dimostra il terzo posto al Premio Internazionale di Letteratura Alda Merini con la poesia “Il Perditore di Treni”.

Flavio Secchi

Flavio Secchi premiato dal rettore Unicam Flavio Corradini

 

Trionfatore della serata di sabato 27, Emanuele Colandrea di Latina, che si è aggiudicato sia il Premio “Un certain regard” della commissione di ascolto di Musicultura, che il Premio “Gradimento del Pubblico” .  Autentiche perle nei testi dei tre brani proposti da Emanuele Colandrea,“Erika”, “Non mi cercate” e “Guerra tra poracci” . Il cantautore di Latina, che si sta dedicando alla realizzazione del suo primo album di inediti, ha messo in musica i suoi convincimenti esistenziali, “Credo nel vizio di protestare, nella volontà di mettersi in gioco e di mettersi in salvo” “Dimenticavo, non ho whatsapp” . Domenica il giovanissimo artista beneventano Gianfrancesco Cataldo ha fatto incetta di premi: “Un Certain Regard” della commissione di ascolto per la migliore esibizione e premio “Gradimento del Pubblico”, assegnato dal pubblico presente in teatro. Il cantautore che “non si sente italiano, ma per fortuna o purtroppo lo è” tra Gaber e Daniele Silvestri, accompagnato da un gruppo di giovanissimi musicisti conosciuti al liceo, canta di un amore malato, quello di “Marta”. Tanto amore nelle sue canzoni ma anche temi sociali come quello dell’emigrazione, affrontato nell’ultimo brano con una energia che ha trascinato il pubblico e lo ha spinto a riflettere sulle paure di chi è costretto a lasciare il proprio Paese per cercare un futuro migliore.

L’appuntamento con Musicultura è per il prossimo 9 aprile al teatro Persiani di Recanati con il concerto di presentazione dei 16 finalisti della XXVII edizione del Festival con Radio Uno Rai e l’atteso padrino Luca Barbarossa. Biglietti disponibili su vivaticket.it e le biglietterie del circuito Amat. info:071 7574320.



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