L’avvocato Marco Massei insieme ai componenti del comitato durante una delle iniziative per la salvaguardia del punto nascita
di Monia Orazi
Fuori la politica e le prossime elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale di San Severino dal comitato. Non saranno tra i candidati alle prossime amministrative, indicati nel gruppo Facebook dedicato alle comunali (leggi l’articolo), sia il 23enne Roberto Pioli, sia l’avvocato Marco Massei, che altri componenti del comitato. Intanto c’è attesa per il consiglio comunale di venerdì prossimo alle 15, in cui si parlerà di sanità, per un’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza “Una città da vivere”, inoltre sarà discussa la richiesta del Movimento 5 Stelle, di aderire al referendum regionale abrogativo sulla sanità (leggi l’articolo). “L’unica cosa che voglio portare avanti è la battaglia per la difesa dell’ospedale B.Eustachio”, così l’avvocato Marco Massei, il cui nome è circolato tra i possibili candidati alle prossime amministrative chiarisce di non volersi candidare. “Tanti hanno lodato e non strumentalizzato la presenza del comitato, che è nato nel 2012, senza finalità politiche, ma esclusivamente per la tutela dell’ospedale e dei servizi sanitari. Nè io, né altri abbiamo portato avanti questa battaglia, che è innanzitutto di civiltà, con secondi fini. Seppur lusingato che si faccia il mio nome, preciso che per esigenze legate ad impegni di lavoro ed alla famiglia, non intendo candidarmi. Mi interessa portare avanti la battaglia a difesa del punto nascita e dell’ospedale, intento che unisce il presidente Marchetti, il segretario Chirielli e tutti i cittadini che fanno parte di questo comitato”, continua Massei. “Ribadisco che il comitato è un movimento apolitico e la mia è una scelta di coerenza, mi impegnerò soltanto per l’ospedale”, conclude Massei.
Non si candida neanche Roberto Pioli, il 23enne che ha protestato con lo sciopero della fame, contro la riforma sanitaria regione. «Non è mia conoscenza – ha commentato – e soprattutto senza mia approvazione, di essere inserito in alcun toto nomi per la candidatura a sindaco di San Severino, preciso altresì di non aver nessuna intenzione di candidarmi grazie”.
Si parlerà domani della situazione del punto nascita, in vista del 19 febbraio, giorno in cui il Tar si pronuncerà sulla richiesta di sospensiva che se accolta dal collegio potrebbe prolungare l’attività del reparto sino al giudizio di merito. In consiglio sarà discussa l’interrogazione presentata dal gruppo consiliare di minoranza “Una città da vivere”. Nel testo a firma del capogruppo Gilberto Chiodi si chiede “la ragione e le motivazioni per le quali l’ente ha ritenuto di presentare il proprio ricorso contro la determina dirigenziale 913 del 2015 ed atti collegati dopo la presentazione del ricorso del Comitato per la difesa dell’ospedale Bartolomeo Eustachio e comunque correndo il rischio di veder chiuso il punto nascite” a far data dal primo febbraio. Chiodi chiede a Martini “se ha partecipato alla direzione provinciale del Partito Democratico alla presenza del presidente della Giunta Regionale” in cui si è parlato della riforma sanitaria regionale (leggi) e se sì “qual è la posizione del sindaco in materia e se condivide la posizione del Partito Democratico provinciale assunta e rappresentata sulla stampa locale a danno dell’intero territorio e del presidio sanitario locale”. L’ultima richiesta di Chiodi riguarda l’eventualità che sia portato un ordine del giorno in consiglio comunale, per far aderire il comune al referendum abrogativo sulla sanità.
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