Alex Lombardi questa mattina alla caserma dei carabinieri di Macerata
Alex Lombardi
di Gianluca Ginella
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Svolta nel duplice omicidio di Cingoli. Arrestato il bodyguard Alex Lombardi. A distanza di quasi 5 anni dal delitto di due marocchini (era il 25 maggio 2011) la procura di Macerata ha contestato all’uomo i due delitti. Oltre a lui altre due persone sono indagate: si tratta di Marco Pesaresi, 35enne di Filottrano (il cui nome era già comparso nel corso delle indagini) e del 33enne Jonny Rizzo, di Chiaravalle, disoccupato. Per Rizzo e Pesaresi (che si trova già in carcere ad Ascoli per un’altra vicenda) non sono state adottate misure cautelari. Lombardi, 41 anni, è invece stato arrestato alle 6,30 di questa mattina mentre si trovava nella sua casa di Polverigi. I carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Macerata e del Nucleo operativo di Macerata hanno dato esecuzione all’ordine di arresto spiccato dal gip su richiesta della procura.
Tra le esigenze cautelari la spiccata pericolosità sociale e anche il timore che Lombardi potesse decidere di allontanarsi dal nostro Paese (nei giorni scorsi ha fatto richiesta in questura del passaporto). Il bodyguard deve rispondere dei delitti di Hassan Abbouli e Youness Inani, entrambi 30enne, che sarebbero stati uccisi, secondo la procura con la complicità di Rizzo e di Pesaresi, per rubare loro 100 chili di hashish. I due marocchini vennero uccisi a colpi di pistola (due le armi usate, una scacciacani modificata e una Walther calibro 9 di proprietà di Lombardi) e i loro corpi bruciati in località San Faustino di Cingoli, all’interno di una Lancia Y. Lombardi è inoltre accusato del delitto di un barista di Filottrano, Sauro Valentini, al quale, il 19 maggio del 2011, un rapinatore sparò alle gambe. A distanza di alcuni mesi,il 15 dicembre del 2011, il barista morì per le conseguenze delle ferite subite alle gambe. Per questo delitto è indagato anche Pesaresi, che per l’accusa sarebbe rimasto fuori dal bar, su di un’auto, a fare il palo. L’arresto del bodyguard è arrivato al termine di una complessa attività di indagine. «Il lavoro svolto dai carabinieri è stato notevole – ha sottolineato il procuratore Giovanni Giorgio complimentandosi per l’indagine –. Abbiamo convergenze di elementi di prova di varia natura. Dalle intercettazioni, alle testimonianze».
(Servizio aggiornato alle 15)
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