L’assemblea dei No Crem
Sindaco e giunta di Civitanova saranno diffidati dal comitato No Crem entro due settimane. Forse anche i dirigenti. A renderlo noto, durante l’assemblea di ieri sera all’auditorium San Paolo è lo stesso Alberto Mobili, presidente del comitato. Durante l’incontro, a cui hanno partecipato circa 150 ascoltatori sono state contestate tutte le analisi dell’amministrazione Corvatta sull’utilità dell’impianto di cremazione proprio partendo dalla nuova ubicazione della struttura, che non piace in nessun modo ai No Crem. «Secondo il progetto si tratta dell’ex area Beruschi – commenta Mobili – Lo spazio fa sempre parte del cimitero ma è esterno alle mura. Questo sito è ancora più vicino agli abitati di via del Pincio e non è assolutamente idoneo ad un impianto di cremazione». Altro punto su cui i No Crem si battono da tempo è la dotazione di valvole di areazione che permettono il completo deperimento dei corpi in appena 10 anni, triplicando di fatto i posti in poco più di un decennio. «Il cimitero non è una attività su cui lucrare – continua Mobili – con le valvole non ci sarebbero più problemi di saturazione rendendo inutile la creazione dell’impianto». Da un punto di vista ambientale a spiegare i rischi è stato Walter Bufalini che ha analizzato le potenziali emissioni della struttura. Il comitato ha intenzione anche di parlare con i sindaci dei comuni limitrofi per verificare che tipo di dialogo sia avvenuto con l’amministrazione civitanovese.
(foto di Federico De Marco)
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Questi della attuale Amministrazione di Centro Sinistra, proprio non ci sentono. La gente quest’opera non la vuole. Nella riunione prima di questa l’analista Baiocco li ha ridicolizzati davanti all’intera platea dimostrando con i numeri, che tutti i documenti forniti a sostegno dell’opera erano completamente sballati. L’Amministrazione, che fino a quel momento aveva parlato di uno studio preciso e dettagliato, ha rigirato la frittata dicendo che i documenti a sostegno dell’opera erano in realtà in quel momento uno “studio di massima”. La verità, è che come per il cantiere della CivitaPark (Cuore Adriatico+Fiera+Palas), anche qui c’è la volontà di voler andare avanti per forza.
Faccio i miei complimenti a tutti i componenti del Comitato ed ai cittadini che partecipano attivamente contro questa opera, contro l’n-esimo atto di prepotenza di questa amministrazione.