Francesco Massi, Andrea Marcelli, Rodolfo Scalabroni, Angelo Sciapichetti e Mauro Passerotti oggi in prefettura
di Marco Ribechi
La strada provinciale di Porto Recanati è a rischio. Viale Scarfiotti, questo il nome del tratto stradale, ha bisogno di essere difeso dall’azione erosiva del mare. Le autorità valuteranno le strategie migliori per la messa in sicurezza. E’ quanto emerso dall’incontro dei rappresentanti dell’Abat con il prefetto Roberta Preziotti, chiesto ripetutamente nell’ultimo mese da chi lavora nel settore turistico nel tratto di Scossicci (leggi l’articolo). Seduti al tavolo della discussione anche l’assessore regionale alla difesa della costa Angelo Sciapichetti, il commissario straordinario di Porto Recanati Mauro Passerotti, il segretario comunale Francesco Massi e il geometra Daniele Re. Assente la Provincia. «Finalmente abbiamo potuto parlare con il prefetto che si è dimostrato molto disponibile e attento alle nostre esigenze – dice Andrea Marcelli, delegato dell’Abat insieme a Rodolfo Scalabroni – Il prefetto ha manifestato il desiderio di studiare il piano della difesa e di approfondire alcuni temi, soprattutto relativi alle misure che si possono adottare. Siamo stati invitati al prossimo incontro del 13 gennaio per fare di nuovo il punto e valutare la possibilità di chiedere lo stato di emergenza. Anche se per ora non ci sono soluzioni è comunque positivo il fatto di essere ascoltati».
La mareggiata di novembre che ha raggiunto la strada provinciale
Anche la Regione, rappresentata da Angelo Sciapichetti, utilizzerà il tempo a disposizione per approfondire l’analisi e all’incontro del 13 porterà anche i propri tecnici. «E’ stato un incontro costruttivo e propositivo – dice Sciapichetti – Dobbiamo valutare se ci sono le condizioni per chiedere lo stato d’emergenza. La provinciale è un problema da non sottovalutare (leggi l’articolo). E’ una situazione complicata anche perché non ci saranno fondi straordinari, però la messa in sicurezza della strada potrebbe risolvere anche una parte dei problemi dei balneari». Il comune di Porto Recanati ha presentato un progetto i cui costi si aggirano tra i 100 e i 200mila euro. «Intendono prolungare di 10 metri i quattro pennelli già esistenti – continua Andrea Marcelli – come d’altronde era già nel progetto originale che non è stato realizzato. Questo sarà senza dubbio positivo ma non è sufficiente perché riguarderà solo una parte del lungomare e non tutto il tratto a rischio. Vanno fatte anche delle barriere in acqua che consentano di salvare la strada e dare respiro alla spiaggia bloccando l’erosione. Fin’ora il mare è stato buono, l’inverno è appena arrivato. Abbiamo paura per la fine di gennaio, non sappiamo come potremmo lavorare questa estate. Il comparto turistico è il motore di Porto Recanati, gran parte dell’economia dipende da questo. Quella che era un’azienda produttiva e rigogliosa è stata messa in ginocchio, ci troviamo a dover elemosinare degli interventi necessari e importantissimi. Speriamo che si dia la giusta importanza al comparto turistico perché al livello occupazionale ed economico rappresenta qualcosa che non si può perdere».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ma và?! Una notizia del tutto nuova questa…è solamente da (minimo..)10 anni che lo stato di degrado di questa costa è preoccupante…dunque parliamone ancora un pò sul da farsi, facciamoci le solite belle foto e poi…NIENTE!! NN SI FA NIENTE!!! Vergogna….
Già cinquantanni fa, il mare si mangiava il lungomare nei pressi dello stabilimento della Montedison. Problema più che annoso, mai risolto,sempre in divenire e ancora si sta alle valutazioni. Sciapichetti, parla con qualche vecchio ” sciabbecotto ” che te le da lui le sue analisi.