Fotovoltaici nelle scuole, M5S:
“Fondi per 7 impianti,
il Comune ne ha realizzati 2″

MACERATA - I consiglieri pentastellati presenteranno un'interrogazione riguardo alla discrepanza riscontrata nel rapporto Legambiente sulle rinnovabili del 2013: "L'assessore dovrà dirci come sia potuto accadere e se l'amministrazione ha percepito finanziamenti o agevolazioni in relazione a quel documento"

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I consiglieri del M5S Roberto Cherubini, Andrea Alfei e Carla Messi

di Claudio Ricci
Energie rinnovabili nelle scuole di Macerata: il rapporto di Legambiente del 2013 riporterebbe dati non corrispondenti al vero. A denunciarlo i consiglieri del M5s Macerata che presenteranno domani un’interrogazione in merito al Consiglio comunale. «Stavamo acquisendo informazioni sugli impianti fotovoltaici cittadini che avrebbero portato il M5s di Macerata a fare una proposta per migliorare la convenienza energetica degli impianti – racconta Cherubini – Dopo esserci stupiti del fatto che il Comune ha solo 2 impianti fotovoltaici su altrettante scuole per un totale di quasi 4 Kw (potenza installata di solito su una singola casa), siamo andati a leggere il rapporto di Legambiente sui comuni rinnovabili ed abbiamo notato un dato assurdo che come pubblici ufficiali abbiamo il dovere di evidenziare».
legambiente

Il paragrafo del rapporto sulle rinnovabili di Legambiente riguardante Macerata

In base ai rilievi del M5S Macerata il rapporto fornirebbe un numero più alto di impianti fotovoltaici nelle scuole rispetto a quelli reali: «Alla pagina 65 il rapporto dice che grazie alla partecipazione ai bandi del Ministero dell’ambiente, il Comune ha realizzato 7 impianti fotovoltaici, su altrettante scuole, per 64 Kw. Questo dato è falso perchè Macerata ha partecipato a quei bandi ma non ha mai realizzato quegli impianti. L’assessore competente che, è giusto dirlo, non ha responsabilità diretta su questa cosa avvenuta nel 2013 dovrà dirci come sia potuto accadere e se l’amministrazione ha percepito finanziamenti o agevolazioni in relazione al rapporto di Legambiente. Se l’errore è stato di Legambiente è grave ed avvalorerà il fatto che quella associazione filo partitica è poco attendibile. Se quella comunicazione fosse arrivata dagli uffici del Comune si aprirebbero scenari più gravi. In ogni caso l’errore è certo ed il fatto è comunque grave perchè i rapporti di Legambiente orientano i giudizi».

 



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