di Marina Verdenelli e Marco Ribechi
(foto Federico De Marco)
Una bambina dolce, mite, come il significato del nome che portava. Halima Raja, la piccola pakistana di 4 anni morta questa mattina al Salesi a seguito dell’investimento avvenuto ieri a Civitanova mentre andava all’asilo, amava i colori, le caramelle, i cartoni animati, le bambole e giocare con le amichette. «Sorrideva sempre, una bimba solare, felice» commentano i vicini di casa, in via Cesare Battisti, dove abita. Il quartiere è in lutto. Il silenzio fa rumore. Vivace, il corpo esile, molto unita ai suoi due fratelli, uno di 9 anni e l’altro di 6. Era nata in Italia. Un piccolo folletto, la femminuccia di casa. Quei due occhioni dolci, scuri come i suoi capelli, hanno ispirato i genitori nella scelta del nome. Ora non si danno pace. La mamma, Sumaira, 30 anni, parla poco l’italiano. Il papà, Zulqurnain Raja, 38 anni, è in Italia da circa 15 anni. Prima era un operaio impegnato nei lavori stradali poi si è messo in proprio e ora ha una ditta di giardinaggio.
Tutta la famiglia, molto benvoluta nel quartiere, stava tornando al Salesi questa mattina quando dall’ospedale è arrivata la telefonata che il quadro clinico era gravemente peggiorato. E’ spirata all’arrivo dei suoi cari. I fratelli non hanno voluto attendere i genitori a casa. Sono voluti andare ad Ancona. Volevano rivedere Halima e stare stretti stretti a loro, nel dolore che ora li unirà ancora di più. Nel pomeriggio sono tornati tutti a casa. Prima il papà con i figli, poi la mamma che non ha retto al dolore e i medici si sono presi cura di lei al Salesi. Ora si pensa ad organizzare il rientro in Pakistan. La salma verrà infatti sepolta nella sua terra d’origine. Si attende il nullaosta della magistratura che potrebbe disporre l’autopsia sul corpicino della bimba.
Dopo la morte i vigili urbani hanno trasmesso tutti gli atti alla procura di Macerata. Il pm Rosanna Buccini ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Sull’incidente emergono altri dettagli. Ieri mattina con la mamma e Halima c’erano i due fratelli. Tutti e tre, appena usciti di casa, erano diretti alla vicina scuola materna Viale Vittorio Veneto, dove la bimba andava all’asilo, sede anche della scuola elementare Zavatti frequentata dagli altri due fratelli. Il più grande aveva già attraversato la strada, in via Vodice, guardando bene prima a sinistra e poi a destra che non ci fossero auto in transito. Pochi secondi dopo la bimba ha voluto raggiungere il fratello ed è sfuggita al controllo della mamma. Ha attraversato anche lei con il suo zainetto rosa. Nemmeno il tempo di frenare per la Opela Kadett, guidata da un 57enne tunisino, che Halima è volata a terra senza più riprendere conoscenza. Il tunisino è stato tra i primi a soccorrerla. Poi la corsa in ospedale e il trasferimento in eliambulanza al Salesi di Ancona. Questa mattina i vigili urbani sono tornati a visionare l’auto che ha investito la bambina per vedere se c’erano altri elementi utili all’indagine. Prima del rimpatrio in Pakistan i familiari stanno pensando ad un ultimo saluto a Civitanova. Per aiutare la famiglia è partita una raccolta fondi, al supermercato Simply di via Zavatti, e una all’asilo. A scuola le maestre oggi hanno preferito non dire nulla alle compagne della morte della piccola Halima. Lo faranno gradualmente quando nei prossimi giorni chiederanno di lei. Ai bambini verrà detto che è volata in cielo, come un angelo.
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Che orrore! Povera piccola, povera mamma.
Un destino troppo crudele… piccolina riposa in pace… <3