Carlo Vittori: “L’atletica distrutta
da dirigenti buoni a nulla”

Il Panathlon Club Macerata ha premiato il maratoneta Paolo Bravi (nazionale 100km) e Nicola Cesca, velocista dell'Avis. Ospite d'onore il guru degli allenatori

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Il video della serata Panathlon dedicata all'atletica con Carlo Vittori

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Carlo Vittori

Carlo Vittori

di Gabriele Censi 

La regina delle Olimpiadi, l’atletica leggera è stata la protagonista dell’ultima conviviale del Panathlon Club Macerata con un ospite che ha fatto la storia della velocità azzurra, Carlo Vittori. L’allenatore ascolano, che fondò la scuola di Formia e accompagnò la leggenda di Pietro Paolo Mennea, a 84 anni non trattiene i pensieri su quella che è diventata oggi l’atletica leggera italiana. «Ai vertici ci sono dei buoni a nulla» – dice senza mezzi termini con accanto ad ascoltarlo anche il presidente del Coni regionale Giuseppe Illuminati ed alcuni dirigenti locali.  – Non ci sono gli uomini adatti per motivare i giovani, purtroppo. Ho iniziato a 6 anni seguendo i miei fratelli al campo, per questo la mia amarezza è grande». Il professor Vittori  ha vissuto la sua intera vita nello sport con grande passione, prima da atleta di elevato livello (presente ai giochi della XV Olimpiade di Helsinki 1952) e poi da grande allenatore-educatore (Pietro Mennea ne rappresenta un esempio emblematico), con le quali ha interpretato la sua arte.

Nicola Cesca riceve il premio Panathlon

Nicola Cesca riceve il premio Panathlon

«Non sono le pietre a fare una scuola ma la carne – dice a proposito di Formia – Lì c’erano uomini e donne competenti e appassionati che hanno portato 47 medaglie tra olimpiadi e campionati europei». Su Mennea non nasconde la commozione: «E’ stato il primo nemico di sé stesso» – dice di lui e svela poi storie incredibili come quando la “freccia del sud” gareggiò ai mondiali di Helsinki con un pannolone perché perdeva sangue per la malattia. Aneddoti che sembrano materia di fiction molto più di quella trasmessa sulla Rai che vide Luca Barbareschi impersonare Vittori: «Mi sono rallegrato con  lui, si è informato e l’ho apprezzato nel film».

Paolo Bravi premiato da Vittori e Toninel

Paolo Bravi premiato da Vittori e Toninel

Si rivolge ai panatleti con il suo accento ascolano con l’orgoglio delle origini ricordando anche la grande storia sportiva della regione: «Le Marche nel 1951 sgominarono tutti ai campionati nazionali». Grande disponibilità del mitico guru dell’atletica che ha parlato a numerosi tecnici del territorio, e non solo, in un incontro prima della conviviale,  organizzato dall’atletica Avis di Macerata per festeggiare i suoi quarant’anni di attività . Durante la serata Roberto Toninel, presidente del Panathlon,  ha premiato con Vittori due atleti, che si sono particolarmente distinti in diverse specialità dell’atletica. Il “Premio Panathlon 2015” è andato a Paolo Bravi maratoneta di Recanati nazionale della 100 chilometri e Nicola Cesca velocista della Avis nei 110 ostacoli.

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