“Game over”, giovani matelicesi
fanno giocare tutta l’Italia

Alexander Antonuzzo, Stefano Russo e Romina Mariani con Raffaella Fico

Uno degli appuntamenti del gioco

di Monia Orazi

Fanno giocare tutta l’Italia, portando in giro per locali un gioco multimediale interattivo tutto “made in Macerata”. L’idea è dei giovani matelicesi Alexander Antonuzzo e Stefano Russo (gestori a Macerata del locale “Altrimenti ci Arrabbiamo”) e della corridoniana Romina Mariani, che insieme ad un gruppo di giovani programmatori di Macerata, hanno ideato e realizzato “Game Over”, un gioco a quiz molto interattivo. “Per quattro anni abbiamo fatto giocare tantissime persone, con circa 400 appuntamenti girando tutta l’Italia – spiegano Alexander e Romina – poi vista l’esperienza positiva abbiamo puntato su un gioco tutto nostro, si chiama Game Over, un nome facile da ricordare”. Lanciato da poco con una serie di appuntamenti in Lombardia, a Cantù, Limbiate, Treviglio, Parma, ha riscosso un grande apprezzamento, sarà presto lanciato a Macerata con una serata dedicata tutta agli anni Ottanta che vedrà protagonista “Pierino” Alvaro Vitali il prossimo sei dicembre (leggi l’articolo).

“E’ il primo gioco del genere che usa le pulsantiere touch, è molto innovativo, si basa su una grande interattività, è molto malleabile e gestibile a seconda dell’evento, si potrebbe fare anche una puntata educativa tutta dedicata alla prevenzione dell’alcolismo, ad esempio”, spiegano i due giovani soci. “Abbiamo investito molte risorse in questo progetto, il risultato è che si può programmare per qualsiasi evento, dalle feste private, alle assemblee d’istituto dove i ragazzi si divertono sempre molto, ai centri commerciali, all’intrattenimento, si punta a far divertire le persone, ci sono molte categorie di abilità e divertenti, risponde benissimo alle esigenze personali e del pubblico”, concludono Romina e Alexander. La sfida è complessa in un mercato molto competitivo come quello dei giochi, ma stanno già arrivando i primi riconoscimenti del mercato. “Ci stanno chiamando al Nord, per una serie di serate, siamo felici di raccontare un po’ della nostra terra”.