“No agli omicidi, pene certe”, si intitola così la giornata di studi promossa dall’Associazione Famiglia C’è, da anni attiva a livello nazionale per garantire la tutela dei diritti delle famiglie, assistere le vittime di stalking ed i familiari delle vittime di omicidi efferati, settore di cui è referente nazionale Jennifer Sarchiè, figlia di Pietro, il commerciante di pesce barbaramente ucciso l’anno scorso a san Severino. L’evento che ha l’obiettivo di attivare partecipazione ed azioni coordinate, per avere una legge nazionale che assicuri la certezza della pena da scontare, in particolare in caso di delitti efferati, si terrà venerdì 20 novembre all’ostello Asilo Ricci, dalle 11.30 alle 17, alla presenza di Marina Brasiello, presidente nazionale dell’Associazione e di Orietta Quarchioni, referente anti-stalking Macerata. Sono stati invitati come ospiti Giovanni Giorgio (procuratore capo Procura Repubblica Macerata), Antonio Pettinari (presidente della Provincia di Macerata), Irene Manzi (onorevole deputato della Camera), colonnello Stefano Di Iulio (comandante provinciale Arma Carabinieri). Tra i relatori il procuratore capo presso la procura della Corte di Appello di Ancona Vincenzo Macrì, Luca Russo analista forense, Luca Paolini componente della commissione antimafia, la psicologa Maria Rita Marcheggiani, la criminologa Luana Campa, Sandro Evangelisti perito balistico, Carlo Prezotti assistente ingegnere, Alberto Marsili Feliciangeli avvocato dell’Associazione Famiglia C’è. Apre la mattinata il sindaco di Macerata Romano Carancini.
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