«Quella del resort al Burchio a Porto Recanati è una vicenda grottesca. Per regalare ai russi uno scenario da sogno e per permettere agli americani di giocare il golf, si vuole arrivare a sfregiare in modo irreversibile un’area dal grande valore storico e paesaggistico: roba da pazzi». Interviene così l’onorevole Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera, annunciando una interrogazione parlamentare. «Il caso più che vergognoso è surreale – dice l’onorevole – tanto che è arrivato persino sulle scrivanie del Consiglio di Stato che ha congelato tutto l’iter e imposto l’altolà alla società Coneroblu Srl, almeno fino ai primi mesi del 2016. Quest’ultima, però, non ha intenzione di mollare». Per il Movimento 5 Stelle il progetto andrebbe passato nel tritacarte o comunque stravolto. «In una zona costiera dove di scempi edilizi ce ne sono già a bizzeffe – aggiunge Terzoni – un altro ci pare incredibile. Senza contare che ci sono pareri negativi della Soprintendenza di Macerata completamente ignorati dal Comune negli anni e che diverse tavole del piano regolatore andavano ridisegnate in toto, l’iter doveva essere interrotto in via definitiva. Considerando inoltre che il progetto dell’impresa prevede un’area fabbricabile che va a cadere per una parte sull’ansa del fiume, aspetto questo che rende l’idea ancor più scellerata. Infine, ci si chiede se davvero una struttura extra-lusso sia così decisiva in termini di ritorno economico e di incremento di posti di lavoro». Per questi motivi è stata presentata una interrogazione parlamentare al ministro dei Beni e delle Attività Culturali, al fine di avere un intervento diretto da Roma.
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