di Marina Verdenelli e Leonardo Giorgi
Tornava dal compleanno della cugina ed era stato fino a tardi con gli amici progettando i festeggiamenti per il suo di compleanno, il traguardo dei 18 anni che avrebbe compiuto il 7 novembre. Sognava una festa bella Mattia Coloccioni, il 17enne morto nella notte a Cingoli dopo un incidente con la moto (leggi l’articolo). Voleva una festa grande ma serviva il locale giusto che ancora non aveva scelto. Così aveva chiesto agli amici e insieme stavano pensando ad un posto. Ieri sera l’ultima cena spensierata, a Cingoli, in una villa privata in zona Marcianello, per i 18 anni della cugina Chiara Ottaviani. La serata è stata motivo anche per iniziare a pensare ai suoi di festeggiamenti. Finita la festa “Matti”, come lo chiamavano i compagni, ha preso la sua moto enduro 125, quella con cui faceva le gare con il Moto Club Ragni di Fabriano al quale era iscritto, e ha fatto un giro prima di tornare a casa. Era la prima volta che aveva avuto il permesso di guidarla al di fuori delle gare. Di solito in paese lo vedevano girare sempre con l’Ape. Il padre, Moreno Coloccioni, imprenditore edile molto conosciuto a Cingoli, la riteneva una moto troppo potente da guidare fuori dai terreni di gara. Il giro lo aveva portato fino a pian dei Conti, dopo la zona dei Cappuccini, vicino alla pista di motocross dove oggi era in programma una gara di Campionato Italiano Junior organizzato dal Moto Club di Cingoli. Un rettilineo, qualche curva e alle 2 lo schianto contro la quercia. In moto era solo ma lo seguivano alcuni amici, in scooter. Il primo a vederlo a terra è stato è stato proprio uno di loro, suo coetaneo. Non ha visto in diretta il momento dello schianto ma è sopraggiunto appena dopo. Dopo l’incidente è sotto choc. Chiamato il 118 sono arrivati i soccorsi che hanno portato Mattia all’ospedale di Torrette dove è morto dopo l’intervento.
Il 17enne era cresciuto tra i motori. Fino a 13 anni aveva fatto motocross con il Moto Club di Cingoli (da piccolo faceva parte anche della squadra minicross). Poi aveva deciso di passare all’enduro, moto da strada. Era campione regionale per la classe 50 (due volte) e 75 (una volta). Domani sarebbe tornato a scuola, all’Itas Galilei di Jesi.
Mattia lascia anche la mamma, Lorena, e una sorella di 13 anni, Giorgia. Abitava con la famiglia in località Gabbiano dove ha sede anche l’attività del padre. Su Facebook lo sfogo degli amici con messaggi pieni di affetto e frasi come «ti cercheremo in sogno», «consoleremo i tuoi genitori» e «addio campione». La cugina Chiara dopo aver saputo della morte ha scritto sul suo profilo Facebook: «Ciao cuginetto. Il tuo desiderio più grande era quello di poter festeggiare il compleanno dei diciotto anni ma purtroppo la vita non ti ha permesso di realizzarlo. Dentro di me ho ancora la speranza che tu possa tornare, lo so che è stupido, ma non riesco a pensare di non rivederti più». Anche il sindaco Filippo Saltamartini ha scritto un messaggio su Facebook partecipando al dolore dei familiari. «Una perdita gravissima per tutta la nostra comunità – ha postato il primo cittadino – per un ragazzo buono, gioviale e intelligente. Un abbraccio a tutta la famiglia Coloccioni per un dolore davvero incolmabile». Ancora da fissare il funerale.
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Condoglianze alla famiglia ed agli amici . Un angelo torna in cielo
Quado finirà questa scia di incidenti che si portano via giovani bravi, di quelli che ogni genitore vorrebbe. avere.
Quanti genitori destinati a vivere una vita non vita dopo simili disgrazie, dolore ,tanto dolore che mai + passerà e mai + sarà come prima, r.i.p. lassù ne siete in molti a scorazzare con la moto, senza + alcun pericolo.
Condoglianze alla famiglia. R.I.P
Angelo r.i.p condoglianze alla famiglia….